Funzionano meglio dei telefoni odierni. Eppure sono datati e decisamente fuori moda. Impossibile dimenticarli, specie se dovessero fruttare queste cifre.
Longevi, indistruttibili, con possibilità di crearsi suonerie personalizzate e giochi diventati storici nella loro semplicità. Quei telefoni lì ormai sono pezzi (pregiati) da museo ma, se dovessero essere chiamati in causa, c’è da scommettere che sarebbero ancora funzionati. Forse anche più di smartphone e I-phone vari del Duemilaventi. Ritrovarseli in casa potrebbe significare avere una fortuna fatta di schermo e tastiera. E, visto che almeno uno di questi ce lo abbiamo avuto tutti, ecco che l’equazione è fatta.
Vecchi telefoni ma anche pezzi di cuore. Basti nominare, per averne contezza, un solo nome: Nokia 3310. Probabilmente qui si accede nella leggenda: un pezzo unico, migliorato leggermente con il successivo 3330 ma rimasto nell’Olimpo dei migliori di sempre. Un carro armato letteralmente indistruttibile, capace di resistere alle cadute più incredibili e dotato di tutte le funzionalità base che, all’epoca, lo catalogavano al top della categoria. E come lui ce ne sono altri che, oggi come oggi, potrebbero valere parecchi soldini.
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E allora, per chi ce l’ha (e sicuramente saranno parecchi) meglio tirarlo fuori dal cassetto. Quel vecchio cellulare che pensavamo non servisse più e che, invece, oltre ad avere un posto di riguardo nel nostro cuore potrebbe averlo anche per il portafogli. Certo, il discorso sentimentale va sempre affrontato. Meglio disfarsene e fare qualche soldo o tenerli per avere la soddisfazione di conservare nel cassetto qualche ricordo? Bella domanda. Per i meno sentimentali, tuttavia, è bene si sappia quanto si potrebbe incassare.
Il 3310 appunto. Quanti “squilli” abbiamo fatto prima che arrivasse Whatsapp a rendere la comunicazione istantanea? Ecco, questa vecchia potenza di telefonia arriva oggi a 200 euro se tenuto in buone condizioni. E che dire del Motorola DynaTAC 8000x? Più un cordless che un telefonino, limitatissimo in termini di pezzi (meno di 250 mila) e remunerativo se si dovesse averne uno: 2.500 euro. Per avvicinarsi di più ai nostri giorni, l’iPhone 2G che fu presentato da Steve Jobs e divenne il primo smartphone Apple, costa praticamente più di prima: 800 euro. A patto che ci sia la confezione originale.