Tornano i contributi Inps dopo la tregua dettata dall’emergenza covid. Per i contribuenti la vacanza dagli impegni è terminata.
L’Inps torna a richiedere i contributi pensione sospesi dal precedente Governo, guidato da Giuseppe Conte, grazie all’intervento denominato Ristori, che ha provveduto a fermare la pressione fiscale sia sui lavoratori dipendenti che sui liberi professionisti , in quella fase ed in realtà anche in questa su tutti profondamente colpiti dalla crisi economica e dalle misure restrittive. Ma la tregua e finita e dal prossimo 16 marzo chiederà il pagamento della prima parte dei contributi.
Il messaggio n.896 del 2/3/2021, ha infatti comunicato che la data per i prossimi versamenti è ormai vicina e che bisognerà affrettarsi a saldare la prima parte annuale dei versamenti. I contributi, in questa fase possono essere saldati in una soluzione unica o in due rate. Il mancato pagamento di una delle due rate comporterà la perdita di ogni beneficio a riguardo. Qualora l’Agenzia delle Entrate dovesse accertare l’inesistenza dei requisiti per fruire del beneficio, i provvedimenti di sospensione non saranno riconosciuti. In tal caso si applicherà, dunque, il regime sanzionatorio ai sensi della legge n.388/2000, ovvero l’applicazione delle sanzioni previste in caso di omesso versamento.
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Inps tregua finita: cosa succederà invece alle aziende
In base poi alle diverse gestioni previdenziali, attraverso il suo portale, Inps illustra tutte le modalità da prendere in considerazione considerate le proprie posizioni aperte. Nel caso di decida di optare per la rateizzazione di dovrà versare in ogni caso la prima rata entro il 16 marzo e le successive entro lo stesso giorno dei mesi successivi. Gli importi minimi di ciascuna rata non possono essere inferiori a 50 euro.
Nel caso di aziende con dipendenti in ogni caso, sia che si paghi in unica soluzione, che con pagamento rateizzato si dovrà agire utilizzando il modello F24, utilizzando il codice “DSOS”. I contribuenti iscritti alla gestione separata dovranno altresì compilare il modello F24 con la causale contributo CXX/C10. Ancora in sospeso le direttive per quel che riguarda le aziende agricole, per le quali saranno comunicate le specifiche per effettuare i pagamenti.