La nuova regolamentazione europea garantirà questo diritto al consumatore, che dovrà essere rispettato dalle aziende costruttrici.
Quante volte un importante elettrodomestico di casa si è rotto e non sapevi come fare? O l’assistenza aziendale produttrice dell’elettrodomestico non vi sa aiutare?
Beh dal 1°marzo 2021 è entrata in gioco una nuova regolamentazione per il diritto alla riparazione, che si va ad uniformare con le nuove etichette delle classi energetiche.
Questo nuovo regolamento è stato confermato in 27 paesi europei e sancisce che l’azienda produttrice è obbligata a facilitare la riparazione di un elettrodomestico, a fornire o velocizzare il reperimento dei pezzi di ricambio.
Nel dettaglio, il diritto alla riparazione degli elettrodomestici sancisce che i pezzi di ricambio debbano essere reperibili per:
Nuove scontistiche erano state lanciate sul consumo degli elettrodomestici.
Gli elettrodomestici di media o larga grandezza sono molto spesso la ragione di consumo più elevato e dunque di un maggior costo in bolletta.
Ma quali sono gli elettrodomestici che consumano maggiormente in cucina?
Sicuramente l’elettrodomestico più costoso in termini di consumo è il forno elettrico che consuma moltissima energia e dunque fa lievitare il prezzo finale della bolletta.
Un forno più nuovo può garantire un risparmio effettivo. In molti scelgono anche e spesso un forno a gas, ma a dispetto del suo utilizzo più economico, ha comunque necessità di restare acceso più tempo per carburare.
Altro essenziale è il frigorifero: anche in questo caso è sempre preferibile averne uno nuovo, che faccia parte della categoria di consumo A. Spesso se ne trovano anche di convenienti e che portano ad una spesa in bolletta bassissima perché facenti parte della categoria A++. Non si scherza con le cifre di risparmio: si parla di un risparmio fino al 30% in meno in bolletta.
Infine un discorso simile può essere fatto sulla lavastoviglie, ormai immancabile in una cucina a dovere! Anche qui la categoria di maggior risparmio è quella A++ che porta ad un minor consumo di acqua estremo: fino al 50% in meno.