La nuova tessera sanitaria, documento che da qualche anno ha sostituito il vecchio codice fiscale è ancora un oggetto misterioso.
Da qualche anno ha sostituito il vecchio tesserino cartaceo con il codice fiscale. Il tesserino che attualmente sostituisce l’ormai obsoleto documento cartaceo è quello che oggi chiamiamo comunemente tessera sanitaria. In essa, vi troviamo tutte le informazioni riguardanti la nostra copertura sanitaria, i nostri dati anagrafici e l’espressione stessa del codice fiscale. Un documento che in un certo senso abbraccia più sfere della vita quotidiana, utile per prenotare visite mediche, come per acquistare un immobile.
Ciò che spesso si ignora è l’utilizzo che si può fare di questo preziosissimo documento. Ricevere assistenza sanitaria in ogni parte d’Europa, prenotare prestazioni mediche, ricevere cure presso strutture ospedaliere. Avere accesso a tutta una serie di servizi. La tessera ha durata di sei anni ed in automatico verrà inviata presso la nostra abitazione al momento della scadenza.
LEGGI ANCHE >>> Tessera sanitaria, sistema ko: cosa sta succedendo? Le conseguenze per gli utenti
LEGGI ANCHE >>> Lotteria degli scontrini: come capire se un negozio aderisce all’iniziativa
Tessera sanitaria: tutto quello che non si sa rispetto al suo reale utilizzo
Visite specialistiche da prenotare, necessità di identificazione, prescrizione o acquisto di un determinato medicinale. Senza dimenticare tutte le volte in cui è necessario comunicare in maniera del tutto certificata, cosi come previsto dalla legge, il proprio codice fiscale. Sul sito web dell’Agenzia delle Entrate, un’apposita sezione, potrà spiegarvi tutto, ma veramente tutto circa questo prezioso ed innovativo documento.
Un chip contenuto all’intero della carta ed una banda magnetica, consentiranno, inoltre, l’utilizzo di determinati strumenti, come ad esempio le casse veloci ed automatiche per il pagamento del ticket sanitario prima di un eventuale esame medico. Discorso diverso per i cittadini italiani residenti all’estero, regolarmente iscritti all’Aire (Associazione Italiani Residenti all’Estero). A differenza di ciò che avviene ad esempio in Francia, il cittadino residente all’estero perde ogni diritto sopracitato, avendo però accesso soltanto ad interventi d’urgenza, cosi come succede per qualunque altro straniero. Chiaramente, tale cittadino, avrà regolarmente accesso a tutti i servizi sanitari a pagamento.