Andare in pensione a 55 anni senza subire un taglio sugli assegni è possibile. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Il lavoro è un diritto e un dovere, ma non si può di certo negare che porti con sé un bel po’ di grattacapi con cui dover fare i conti. Proprio per questo motivo non stupisce il fatto che siano in molti a non vedere l’ora di raggiungere i requisiti necessari per accedere alla pensione. Considerata uno dei traguardi più importanti della vita, infatti, è finalmente possibile staccare la spina dal mondo del lavoro e dedicarsi alle proprie passioni.
Oltre alla pensione di vecchiaia, bisogna sapere che sono disponibili alcune misure che permettono di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, come ad esempio Opzione Donna. Ma non solo, è possibile anche andare in pensione a soli 55 anni, a patto che si rispettino determinati requisiti. Ad attirare particolare attenzione, però, è la possibilità di accedere a tale indennità, senza dover fare i conti con una possibile riduzione. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
LEGGI ANCHE >>> Pensionamento: è obbligatorio andarci una volta raggiunti i requisiti?
LEGGI ANCHE >>> Pensione esodati, chiedere il riesame delle domande è possibile: ecco come
Pensione, andarci a 55 anni senza riduzione dell’assegno è possibile: chi ne ha diritto
Per accedere alla pensione bisogna rispettare determinati requisiti. Allo stesso tempo, una delle principali preoccupazioni consiste nel dover fare i conti con un taglio dell’assegno nel caso in cui si decida di lasciare anticipatamente il mondo del lavoro. A tal proposito interesserà sapere che è possibile andarci all’età di 55 anni, a patto che siano stati maturati un bel po’ di contributi. Entrando nei dettagli si tratta di 41 anni e 10 mesi per le donne e di 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
Oltre alla possibilità di accedere alla pensione, è bene sapere che rispettando tali requisiti è possibile ottenere l’assegno Inps senza rischiare alcuna riduzione dell’importo. Il motivo è facile da rinvenire. Trattandosi di soggetti che vantano un montante contributivo superiore a 40 anni, non sono previste perdite economiche. Non resta quindi che verificare la propria posizione contributiva e accertarsi di essere in possesso delle specifiche richieste per accedere al trattamento pensionistico senza rischiare di dover fare i conti con una possibile riduzione.