L’elettricità wireless ovvero senza fili, in Nuova Zelanda c’è già chi sta provando a crearne un prototipo che sarà il futuro
Il primo modello di tele-energia è in via di costruzione e sperimentazione, presso l’azienda neozelandese Emrod, con sede ad Auckland. La Emrod, è al lavoro anche grazie al sostegno del governo neozelandese e in collaborazione con il distributore nazionale Powerco. L’idea, sarebbe quella di spostare l’energia elettrica da un parco fotovoltaico sull’Isola del Nord verso un cliente situato a molti chilometri di distanza. L’obiettivo è quello di cambiare i metodi di spostamento dell’elettricità ed abbandonare man mano quelli convenzionali, trovandone alcuni più comodi.
Il modello trattato da Emrod, non è un’assoluta novità: lo spostamento così come avviene al suo interno, è quello per sommi capi delle trasmissioni radio. L’energia infatti, diventa una radiazione elettromagnetica grazie un’antenna trasmittente, captata da un’antenna ricevente e poi distribuita localmente tramite i mezzi convenzionali. Nei sistemi radio però, il segnale è distribuito in più direzioni, cosa su cui si deve lavorare per quanto riguarda l’elettricità.
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La storia vede già tentativi del genere, nel passato nemmeno tanto recente. Per lo più, si è fatto per sperimentazioni militari, con la Nasa che detiene il record di 34 kW di potenza, spostata di 1,55 chilometri tramite microonde a una frequenza di 2,38 GHz, nel 1975. Pensare che oggi, nel 2021, l’idea di Emrod è provare a trasmettere un piccolo numero di kilowatt, per la distanza di 1,8 chilometri, per poi aumentare man mano sia la potenza che la distanza.
Il modello dell’azienda neozelandese, oltre ad antenna e sorgente di alimentazione, prevede soprattutto due elementi. L’antenna utilizzata a destinazione per convertire le microonde in corrente continua, detta rectenna, l’altro i relé, posizionati in modo da deviare il fascio di microonde per indirizzarlo fino alla rectenna. I relé sono per esempio, quelli utilizzati per poter accendere la luce in casa, da diversi bottoni disposti all’interno della stessa.
Rischi: secondo l’azienda neozelandese stessa, una breve esposizione accidentale ai fasci di microonde, considerata la densità di energia relativamente bassa, non causerebbe danni a persone ed animali. Per evitare inconvenienti comunque, la Emrod ha pensato a delle “tende laser” posizionate lungo tutto il circuito. Questo, dovrebbe riuscire a far rilevare anche una possibile intromissione di volatili o mezzi di trasporto a bassa quota e interrompere istantaneamente la trasmissione delle microonde, per riprenderle in un secondo momento.