Importanti aiuti in arrivo per le famiglie che si ritrovano nuovamente a dover fare i conti con la gestione dei figli a casa e del lavoro, dopo la decisione di molte Regioni di chiudere le scuole.
I figli sono senz’ombra di dubbio dei pezzi di cuore, in grado di rallegrare le giornate dei genitori con un semplice sorriso. Allo stesso tempo bisogna inevitabilmente fare i conti con alcuni aspetti di carattere pratico, come ad esempio i costi per mantenere e crescere un figlio, oltre l’aspetto organizzativo, che consiste nel conciliare le tempistiche del proprio lavoro, con quelle della scuola e le varie esigenze dei propri figli.
Se tutto questo non bastasse, a peggiorare ulteriormente la situazione è la chiusura, in molte Regioni, delle scuole, al fine di contrastare la diffusione del virus. Una situazione che si ripete a quasi un anno di distanza, portando molte famiglie a doversi riorganizzare, al fine di conciliare lavoro e famiglia. Proprio per questo motivo si rendono necessari degli interventi ad hoc da parte del governo al fine di offrire un valido sostegno alle famiglie maggiormente in difficoltà.
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Sono diverse le regioni italiane che hanno deciso, in quest’ultimi giorni, di chiudere le scuole al fine di contrastare la diffusione del virus. Una situazione difficile da affrontare per numerose famiglie, con il governo che è al lavoro al fine di studiare delle misure ad hoc che dovrebbe essere inserite nel decreto Sostegni. In particolare, stando alle ultime indiscrezioni, dovrebbe essere previsti dei congedi per sospensione dell’attività didattica a causa del coronavirus e per quarantena del minore per contatto stretto.In particolare si prevede il rinnovo del pacchetto dei congedi parentali straordinari finora retribuiti al 50%.
Ma non solo, si ipotizza l’introduzione di congedi parentali ad hoc per professionisti e partite Iva, in quanto risultano maggiormente penalizzati da questa situazione. Ma non solo, potrebbe essere nuovamente introdotto un bonus baby sitting di 1.200 euro, elevato a 2 mila euro per alcune fasce professionali come medici e infermieri. Tale misura potrebbe essere utilizzata anche per i nonni, purché non conviventi. Al momento, come già detto, si tratta solamente di indiscrezioni. Non resta quindi che attendere il Decreto Sostegni per capire come e quando sarà possibile usufruire di questi aiuti.