Per coloro che operano nel mondo dello sport e non sono riusciti ad accedere al Bonus, verrà disposta la possibilità di inoltrare domanda per contestare il rigetto.
Domanda rifiutata per il Bonus Sport? Forse non è detta l’ultima parola. La Sport e Salute Spa, infatti, è pronta a passare al riesame tutte quelle domande non andate a buon fine, lasciando uno spiraglio aperto per il beneficio degli incentivi anche qualora non si sia riusciti a ottenerli precedentemente. Il comunicato della società che gestisce l’erogazione dei bonus Covid connessi al mondo dei lavoratori dello sport è arrivato il 2 marzo 2021. Ed è rivolto a tutti coloro che si trovano nella suddetta situazione.
Ma come muoversi e, soprattutto, quali sono i tempi? La comunicazione inoltrata chiarisce che le procedure da effettuare verranno comunicate a breve, tracciando comunque già le linee guida. Tuttavia, la notizia è più che gradita, anche in virtù di un iter quasi del tutto definito. Nella mail, assieme al motivo del rigetto, sarà indicato un link attraverso il quale accedere alla procedura e concludere il re-inoltro della domanda ai fini del riesame. Un lumicino per i lavoratori del mondo dello sport ancora a secco di indennizzi.
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Il suddetto link aprirà di fatto la pagina con la procedura guidata per l’inoltro della domanda. Il format sarà molto semplice: un casella di testo dove inserire la richiesta (massimo 400 caratteri) nella quale, precisa la stessa Sport e Salute, andranno specificate le motivazioni. Non solo relative alla richiesta ma anche al perché si ritiene che il rigetto sia stato immotivato, naturalmente in base alle spiegazioni fornite all’interno della mail. Da lì, sarà possibile iniziare la procedura e cercare di rientrare nel giro dei contributi.
Tuttavia, la comunicazione precisa che non sarà possibile effettuare l’invio di nuova documentazione. Dovrà infatti bastare quella già a disposizione, essendo ormai scaduto il termine utile per presentare le eventuali integrazioni istruttorie. In sostanza, si dovrà fare affidamento esclusivamente sulle motivazioni fornite per il riesame, senza possibilità di rivedere quanto già fornito. Da qui, la possibilità a discrezione della società di annullare il provvedimento di rigetto o confermarlo. Nel primo caso, provvederà essa stessa al pagamento dell’indennità non versata precedentemente.