Ancora novità da quello che dovrebbe essere il Decreto Sostegno, che scopriremo settimana prossima: ecco quali, per le scadenze fiscali
Il Decreto Sostegno cambia di nuovo tutto quanto previsto per le scadenze fiscali, nello specifico, con la sospensione e lo slittamento di diversi termini di pagamento. Innanzitutto, il Dl, dovrebbe intervenire andando a sospendere tutti i termini di pagamento, con data prevista al 30 aprile 2021. Cosa che vedremo anche per gli atti che nelle prossime settimane saranno notificati dall’Ente di Riscossione. Infatti, chi riceve la cartella non deve necessariamente procedere subito al pagamento.
E fino a data 30 aprile 2021, sospesi anche i pignoramenti degli stipendi e delle pensioni. Per chi si interessasse di rate di rottamazione, come per saldo e stralcio, in scadenza nel 2020, i contribuenti avranno tempo fino al 31 luglio per procedere con i pagamenti. Per quelle in scadenza nel 2021 (con termine quindi al 28 febbraio, 31 marzo, 31 maggio e 31 luglio), è possibile attendere invece fino al 30 settembre.
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Non solo scadenze fiscali: col Dl Sostegno, via anche i debiti
Ed entriamo ora nel capitolo cancellazione delle cartelle datate. Si parla di cancellare tutte le cartelle affidate tra il 2000 e il 2015. Si sta ancora discutendo però, per capire se fosse o meno il caso di cancellarle tutte o salvare solo quelle sotto una determinata soglia. Diverse le ipotesi per adesso, ma bisognerà realmente capire quali sono i costi e le risorse a disposizione.
Al condono delle vecchie cartelle, addizioniamo anche la possibilità per l’amministrazione di cancellare automaticamente il carico non riscosso una volta passati cinque anni dall’affidamento. Infine, c’è da calcolare la nuova rottamazione.
Per questo intervento, si studia ancora la possibilità di accesso per quelle imprese che hanno subito perdite del 33%. Alle Partite IVA con questa difficoltà, l’idea sarebbe di virare su una proposta di liquidazione agevolata per il saldo degli avvisi di liquidazione per omesso o tardivo versamento elaborati entro il 31 dicembre 2020.