Partita IVA senza pace: i controlli che annulleranno migliaia di bonus

L’Agenzia delle Entrate dopo l’ok dell’Unione Europea, inizia i controlli fiscali sui contribuenti, trema chi ha partita IVA

Controlli fiscali (Fonte foto: web)

L’Unione Europea ha dato il sì all’Italia per iniziare una serie di controlli tramite una nuova tecnologia, che consente di usare i dati dei contribuenti e mediante l’intelligenza artificiale controllare le azioni dei cittadini, che si nascondono dietro a tasse ed obblighi fiscali. Per questo ora tremano i furbetti. I comportamenti dei cittadini, saranno controllati dall’intelligenza artificiale, in modo da capire chi non paga l’IVA o chi ha ricevuto senza dovere, bonus e vari contributi.

Il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini ha spiegato quanto sarà importante potersi avvalere dell’intelligenza artificiale: “Con tale progetto si prevede un importante potenziamento delle attività di contrasto ai fenomeni di evasione ed elusione fiscale. In sostanza, si provvederà ad introdurre, a sperimentare e ad utilizzare tecniche innovative di network analysis, di machine learning e di data visualization, al fine di realizzare un nuovo sistema di supporto ai processi di individuazione dei soggetti ad alto rischio di evasione”.

Per questo l’Agenzia, sarà in grado persino di richiedere indietro soldi di bonus che il cittadino non doveva avere, grazie al lavoro di machine learning, network analysis e data visualization.

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Controlli su Partita IVA, chi rischia

Adesso, l’Agenzia delle Entrate ha l’obiettivo di recuperare 45 miliardi da partite IVA e lavoratori autonomi. Un triennio che vede il controllo in prospettiva di 340.000 soggetti e c’è chi si inizia a preoccupare. Controlli più approfonditi, su quei contribuenti che hanno ricevuto un punteggio più basso degli ISA, indici che forniscono una sintesi di valori con cui si possono verificare la normalità e la coerenza della gestione professionale o aziendale dei contribuenti.

Tanti lavoratori autonomi e possessori di Partita IVA, tra il 2021 ed il 2023, dovranno rendere conto di alcune tasse non pagate o bonus percepiti indebitamente. Lo Stato, dopo aver erogato per mesi agevolazioni contro la crisi da pandemia, ora vuole vederci chiaro ed effettuerà circa 300 controlli al giorno, per un totale di 110.000 l’anno. Naturalmente, chi ha fatto tutto in regola non ha di che preoccuparsi.

Per i controlli, si punterà molto sul progetto di adempimento collaborativo che si prefissa come obiettivo quello di instaurare una fiducia tra contribuente ed amministrazione, per aumentare il livello di certezza sulle questioni rilevanti del Fisco. Piccole imprese, Partite IVA, liberi professionisti, dovranno stare più attenti: sono soprattutto loro che ora rischiano di dover restituire i bonus.

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