Intestare la seconda casa ad un figlio ad un coniuge può svincolare dal pagamento delle tasse, ma bisogna tenere in considerazione altre spese da sostenere
In altre circostanze come cause di separazione può avvenire per convenienza. Così facendo si può evitare di corrispondere alla controparte l’assegno di mantenimento. Inoltre ci si libera dall’IMU o da altre imposte previste per le seconde case.
Un’altra casistica è quella dell’intestazione a terzi quando si vuole evitare che i figli si ritrovino costretti in futuro a pagare la tassa di successione. Fino a qui sembra tutto molto interessante e soprattutto vantaggioso. In realtà bisogna tener conto di alcuni oneri previsti qualora si decida di avviare la suddetta pratica.
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Donare un immobile non è una pratica banale che può avvenire in maniera tacita. Deve essere fatta attraverso un atto notarile così come avviene per la compravendita. Naturalmente sono previsti dei costi (a carico del beneficiario), che solitamente quando ci si rivolge a professionisti di questo calibro non sono di certo contenuti.
Inoltre bisogna fare i conti con le tasse dovute allo Stato. Non hanno un’importo prestabilito, variano a seconda del valore del trasferimento attraverso la rivalutazione della rendita catastale. Per questo è bene agire di anticipo e richiedere un preventivo al Notaio per capire la fattibilità dell’operazione.
Ad aumentare il carico ci sono anche le imposte di donazione, catastale ed ipotecaria previste dal Fisco proprio per questa tipologia di passaggi. Si può risparmiare qualora colui a cui è rivolto l’atto decida di intestarsela come prima casa.