Bonus del 19% in detrazione fiscale per le spese sanitarie, a patto che la quota reddituale non superi i 40 mila euro annui. Occhio alle variazioni da Regione a Regione.
Probabilmente il decreto Sostegno, oltre a stabilire i supporti per le aziende e i lavoratori in perdita, ridisegnerà anche la politica dei bonus. Non più a pioggia ma mirati, adottando quindi una strategia completamente diversa rispetto a quella del Conte II. Prima che questa nuova programmazione entri in vigore, tuttavia, ci sarà spazio anche per qualche altra forma di sostegno. In questo caso, a erogarla sarà l’Agenzia delle Entrate e prevedrà un rimborso di 374 euro sulle spese sanitarie per quei redditi fino a 40 mila euro.
Un ulteriore deterrente al periodo di difficoltà per i contribuenti, che potranno quindi utilizzare un fondo per sostenere parte delle spese sanitarie (qualora si manifesti la necessità). Anzi, nello stanziamento generale è previsto anche un extra, con rimborso fino a 400 euro, nel momento in cui si assistano persone disabili o anziane. Per il resto, per poter acceder al rimborso sarà necessario rispettare determinati requisiti stabiliti proprio dall’Agenzia delle Entrate.
LEGGI ANCHE >>> Conto cointestato e versamento: quali sono le regole per invio denaro
LEGGI ANCHE >>> Bollo auto: sorridono soprattutto quelli che non l’hanno mai pagato
Spese sanitarie, maxi-rimborso in vista: come funziona la detrazione
Innanzitutto lo sconto fiscale: un 19% applicabile anche nel caso in cui i beneficiari siano ricoverati in una casa di riposo. Il bonus fiscale, tuttavia, sarà valido anche per il familiare che si prende cura dell’anziano in questione. Ma non è sempre necessario il ricovero in strutture private. Il beneficio si applicherà anche qualora l’interessato sia ricoverato in centri residenziali o semiresidenziali (a patto che beneficino di determinate convenzioni a livello regionale o nazionale), ma anche in strutture pubbliche.
In questi casi subentra (parzialmente) il costo del ricovero, al quale verrà applicata per l’appunto la detrazione del 19% su tetto massimo di spesa di 2.100 euro. Detrazione che, tuttavia, riguarderà esclusivamente le spese relative alle prestazioni sanitarie, quindi non il ricovero in sé (i costi di permanenza della struttura rimarranno fuori dalla detrazione del 19%). A questo si aggiunge il limite reddituale, in misura fissa di 40 mila euro annui. Di fatto l’unica condizione, assieme a quella della fisiologica esigenza, per poter accedere al bonus. Altro dettaglio, la variazione della percentuale di detrazione a livello regionale. Meglio informarsi sui siti preposti.