Il governo valuta una revisione della misura del Reddito per far fronte all’aumento delle condizioni di povertà assoluta. Il trend, secondo Istat, è grave.
Probabilmente nemmeno nel momento dell’istituzione si è mai parlato così tanto del Reddito di cittadinanza. L’inizio legislatura del governo guidato da Mario Draghi porterà a una profonda revisione delle misure utilizzate fin qui, con l’obiettivo di ottimizzare le risorse togliendo da dove si può togliere per cercare di implementare il sostegno dove ce n’è più bisogno. Per il momento, la misura del Reddito non sembra essere in fase di modifiche sostanziali. Anzi, se abbiamo finora visto le ragioni per le quali potrebbe svanire, va ora ricordato il piano per incrementare il sussidio per chi ne ha maggior necessità.
Gli ultimi dati Istat, in questo senso, la dicono lunga: il Covid-19 e la relativa pandemia hanno aumentato esponenzialmente la povertà in Italia e, di conseguenza, allargato anche la platea di chi potrebbe (e dovrebbe) beneficiare del Reddito di cittadinanza. Per ora non c’è una bozza ma il venturo decreto Sostegno dovrebbe portare un rifinanziamento del Reddito di cittadinanza pari a un miliardo di euro. Una riforma che verrà guidata dal Mef e che vedrà importanti novità.
In quindici anni, secondo l’Istat, non si era mai vista una situazione simile in Italia. Oltre 2 milioni di famiglie hanno raggiunto la condizione di povertà assoluta nel nostro Paese, dato accresciuto naturalmente dallo stop al settore produttivo imposto dalla pandemia. Una condizione generale che ha aumentato a dismisura i potenziali beneficiari dei vari bonus, inclusa la misura del Reddito di cittadinanza, che per questo necessiterà di una rivisitazione.
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I numeri sono impietosi. A ora sono 335 mila i nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica in più rispetto al 2019, per un totale di 5,6 milioni di persone interessate. Un milione in più di un anno fa. Forse sorprenderà ma è al Nord che si registrano le condizioni peggiori, con 218 famiglie coinvolte. Del resto è stata l’area del Paese più colpita dal coronavirus, specie nella prima fase della pandemia.
Al Sud altre 186 mila ma con un’incidenza maggiore, altre 53 mila famiglie al Centro. Un trend che riguarda anche i minorenni (13,6%, in aumento rispetto all’11,4% del 2019). Inevitabile che il Reddito di cittadinanza vada pensato per far fronte a questa emergenza. E sarà solo una delle revisioni.