Una storia tramandata da anni, ma nonostante ciò nessuno è ancora riuscito a mettere le mani sui preziosi lingotti d’oro nascosti in tempo di guerra
Un tesoro nascosto richiama sempre l’attenzione delle persone, se poi si considera che quello in questione si trova non molto lontano da Roma, la situazione si fa ancora più interessante.
Si tratta dei presunti lingotti d’oro nascosti nel Monte Soratte nel bunker costruito durante il periodo fascista. Una costruzione che era stata ideata dallo Stato italiano come rifugio in caso di conflitto nucleare.
Molti anni più tardi, precisamente nel 1962 viene alla luce una storia che di fatto ha mobilitato un paese intero alla ricerca di un tesoro di ingente valore (un centinaio di tonnellate circa).
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Lingotti d’oro nel Monte Soratte e la mappa di di Luciano Ventucci
Ad alimentare i primi dubbi è stato Luciano Ventucci, che con le sue dichiarazioni si è guadagnato gli onori delle cronache del tempo. Infatti ha sostenuto a più riprese di avere tra le mani una mappa di sicura affidabilità oltre che una serie di documenti importanti che gli avrebbero permesso di arrivare all’oro nascosto dai tedeschi nel 1945 durante la risalita dell’Italia.
Per forza di cose più di qualcuno ha dato credito alle sue affermazioni e molti ricercatori e addirittura l’Esercito Italiano, hanno provato a cercare il tanto sospirato tesoro della Banca d’Italia (che attualmente sta cercando nuova forza lavoro).
Nessuno mai ci è riuscito e ancora oggi a distanza di quasi 50 anni dallo “scoppio del caso” questa storia viene raccontata e tramandata ai posteri. E chissà se qualcuno di tanto in tanto senza proferire parola con il prossimo si reca sul Monte Soratte (situato nel comune di San’Oreste in provincia di Roma) per tentare la fortuna.