Il Gruppo Lavazza riconosce a 600 collaboratori di alcuni stabilimenti fra Piemonte e Liguria un bonus di 3.500 euro. E non è l’unico gesto dell’azienda.
Il periodo difficile sembra non aver provocato ovunque le stesse conseguenze. Se da un lato c’è infatti chi soccombe alla crisi economica, trovandosi costretto a ridurre gli organici e a tenere a casa lavoratori con famiglie, le aziende più grandi cercano di far fronte al dissesto incentivando i dipendenti al lavoro. Con uno stipendio bonus nello specifico, un’aggiunta all’abituale compenso mensile per premiare il loro sforzo nel proseguire con le loro mansioni nonostante il periodo di fortissima difficoltà generale.
Tante aziende si sono già mosse in questo senso e una di queste, il Gruppo Lavazza, ha fornito ai suoi dipendenti piemontesi una buona ragione per continuare a dare il meglio di sé. Per i lavoratori degli stabilimenti di Torino e Grattinara, in provincia di Vercelli, la proprietà ha deciso di elargire un compenso bonus da 3.500 euro a più di 600 collaboratori. Stessa cosa anche nella sede di Pozzilli, in provincia di Isernia. Un premio alla fedeltà e, soprattutto, all’abnegazione in piena emergenza sanitaria.
Una passione lavorativa non scontata, anche se di questi tempi – più che in altri – l’impegno dev’essere sempre massimo. Già nel marzo 2020 Lavazza era balzata agli onori delle cronache per il compenso aggiuntivo di 500 euro ai dipendenti bloccati per il lockdown nazionale, garantendo un incentivo nel periodo più difficile della pandemia. Ora la scelta di premiare chi, nelle mille difficoltà, ha continuato a lavorare per l’azienda mantenendola su standard produttivi di riguardo. Una nuova prova di quanto il filo rosso fra dirigenza e dipendenti sia attivo, grazie anche a iniziative come lo sportello “Ti ascolto”.
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Va tenuto conto che, nel caso di Torino, i dipendenti erano già da tempo in parziale regime di smartworking anche prima della pandemia. Ritrovandosi però a lavorare da casa al 100% quando le cose si erano fatte più difficili a livello sanitario. Il premio verrà elargito in denaro, oppure beneficiando di servizi di welfare da utilizzare per la propria famiglia. In questo caso, l’azienda aggiungerebbe un ulteriore 10% in omaggio.
Un gesto di generosità che dà continuità anche all’impegno del colosso del caffè anche nel campo sociale: Lavazza, infatti, ha stanziato già 10 milioni di euro per il sostentamento di spese sanitarie, scolastiche e per il sussidio alle fasce più deboli della popolazione piemontese. Più altri 2,5 milioni di euro per comunità locali. Una bella lezione di sostegno reciproco in tempo di pandemia.