Pensione di reversibilità: questo non è un diritto irrevocabile ed infatti, in alcuni casi un contribuente può perdere il suo assegno
Ci sono casi in cui si può perdere il diritto ad un’agevolazione, come nel caso della pensione di reversibilità. Ad esempio, i titolari di questa agevolazione, hanno avuto fino al 1° marzo di tempo, per presentare il modello RED annunciando eventuali variazioni della condizione economica all’INPS. Chi non lo presenta per tempo, rischia infatti, una sospensione della prestazione per 60 giorni, che diventa definitiva in caso di reiterato ritardo.
Qualora invece il coniuge del dante causa convolasse a nuove nozze, non c’è un rischio. Non si perde il completo diritto alla pensione, perché la convivenza con un nuovo congiunto, non viene visto come motivo frenante all’incasso del beneficio economico.
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In assenza di coniuge e figli, anche i genitori del dante causa, possono averne diritto. Qualora però essi, abbiano già compiuto 65 anni e non titolari di pensione. Va da sé, che loro perderanno il diritto alla pensione di reversibilità qualora dovessero, in un secondo momento, diventare titolari di pensione. Se non vi sono i genitori, anche fratelli e sorelle possono accedervi, ma solo se non sposati, inabili al lavoro e non titolari di pensione.
I figli, tema ben più difficoltoso. Essi, possono accedere alla pensione di reversibilità, qualora possano accertare di essere:
La quota, andrà a decadere per i figli superstiti, ecco quando: