Un vecchio videogioco molto difficile da reperire consente in caso di vendita di ottenere delle cifre impressionanti. Vediamo di quale si tratta e quanto può fruttare
Alle volte può capitare di avere delle fonti di enorme guadagno sotto gli occhi senza nemmeno accorgercene. Si tratta di alcuni oggetti piuttosto datati che quando li ritroviamo in soffitta pensiamo subito di buttare. Nulla di più sbagliato, è sempre bene valutare di cosa si tratta.
Successivamente bisogna comprendere a quando risale e soprattutto quanto può essere raro. Laddove questi due fattori si intreccino, molto probabilmente dalla vendita si può ricavare un vero e proprio tesoretto.
Un esempio in tal senso sono i videogiochi di vecchia generazione, i primi che hanno fatto capolino, che rapportati con quelli odierni sembrano dei prodotti profondamente diversi piuttosto che degli antenati.
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In generale sono davvero tanti quelli che sul mercato sono richiesti e per cui si possono trovare degli acquirenti. Basti pensare alle piattaforme Atari, Super Nintendo e tanti altri che ci hanno accompagnato nel corso degli anni ’80 e ’90. Già questi e i rispettivi giochi come ad esempio Super Mario potrebbero essere rivenduti a circa 1000 euro.
Il leader in tal senso è il “Gamma Attack” prodotto da Robert L. Esken Jr in collaborazione con Gammation nel 1983 proprio per la console Atari. È così raro che si è diffusa la convinzione che nel mondo ne sia rimasto solo uno.
Probabilmente per questo motivo è stato venduto all’asta a 50.000 euro. A prescindere si tratta di una cifra folle se si pensa che in fin dei conti non è altro che un videogioco di piccole dimensioni, di cui le nuove generazioni non conoscono nemmeno l’esistenza. Insomma, rovistare nei vecchi scatoloni richiede un’attenzione particolare. Un ritrovamento inaspettato potrebbe “cambiarci la vita”.