Spiare il partner tramite app: come difendersi da questa malsana abitudine che Sta dilagando in questi ultimi tempi?
Come reagireste se scoprireste che il vostro compagno, vi controlla e spia i vostri dati tramite un’applicazione sul telefono? Una storia che potrebbe avere dell’assurdo, eppure questo fenomeno sta dilagando in tutta Italia senza freni. Tramite app, che prendono il nome di stalkerware, sempre più uomini Controllano le proprie donne, per paura di essere traditi o abbandonati. La vittima, ignara ed in buona fede, si trova ad essere controllata per via di applicazione installata sul proprio dispositivo, che permette di recuperare i propri dati sensibili come messaggi, localizzazioni e ricerche in internet.
LEGGI QUI >>> La truffa più pericolosa su WhatsApp: ecco il messaggio a cui non rispondere
LEGGI QUI >>> Play Store: non lasciarti sfuggire queste occasioni per Android
Il mio partner controlla il mio smartphone. Come è possibile scoprirlo?
Da cosa nasce il desiderio di spiare proprio compagno o compagna? Molte sarebbero le risposte; sicuramente la situazione post Covid-19 ha amplificato le debolezze ed i sentimenti di incertezza nei confronti della vita. Ma ricordiamo che è spiare in questo modo, si tratta di un reato.
Come funziona questa app? Come si riesce a controllare le vittime? Tramite phishing, cioè con l’invio di un link che, se aperto, permette a chi l’ha inoltrato di essere derubato dei propri dati. Oppure con una vera e propria app che deve essere scaricata sul cellulare della persona che si vuole spiare.
Cosa fare quando il partner scarica un app per controllarvi?
Sicuramente è una situazione molto delicata da affrontare e servirà molta calma per trattare l’argomento. Qualora si verifichi un episodio del genere nella vostra famiglia; il consiglio è quello di non cancellare le prove incriminanti del reato, andare da un legale o dalle forze dell’ordine e cercare aiuto.È importante mantenere traccia di quanto sta accadendo, affinché si possa attivare una rete di protezione per la salvaguardia della vittima.