Mario Draghi sembra orientato a non elargire bonus così come previsto dal Decreto Ristori. Ecco quale rotta potrebbe seguire il Premier
Il Decreto Ristori sembra prossimo ad essere accantonato. Con l’insediamento del nuovo Governo e del nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, potrebbero esserci diversi cambiamenti per quanto concerne la concessione di bonus e ristori da elargire a coloro che a causa del covid hanno avuto ingenti perdite.
Una svolta che ha come obiettivo sia quello di trovare nuove soluzioni per arginare il problema coronavirus, sia per garantire una ripartenza al nostro sistema economico. Il primo passaggio di questa era potrebbe essere il DL Sostegno, che di fatto rappresenta una rottura con il passato e con ciò che nei mesi scorsi aveva stabilito l’ex Premier Giuseppe Conte.
Dunque tutti i bonus dispensati in precedenza sono sotto la lente d’ingrandimento dai ministri del Governo Draghi. Il tempo però stringe, urgono soluzioni per poter varare definitivamente il prossimo decreto.
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Bonus e ristori: le modifiche che potrebbe apportare Mario Draghi
A tenere in ansia l’intera popolazione è però l’affermazione di insediamento del Presidente del Consiglio che aveva parlato di una distinzione nella tutela delle attività economiche. In realtà però non dovrebbe avere degli effetti demoniaci. La differenza sta solo nel fatto che la volontà è quella di aiutare chi effettivamente ha pagato dazio per via delle restrizioni e delle chiusure.
Spazio quindi alla proroga della Cassa Integrazione e all’erogazione di fondi per ristoratori e attività turistiche. Potrà contare su 32 milioni di euro di extragettito approvati dal Parlamento e per cui sembra già esserci l’autorizzazione europea per poterli impiegare.
Aiuti previsti anche per i lavoratori autonomi (per cui dovrebbero essere bloccati i contributi previdenziali) e per chi lavora nel mondo dello spettacolo. Stanziati ben 800 milioni di euro per il trasporto pubblico locale e circa 100 per il trasporto aereo.
Non solo bonus. Col nuovo provvedimento dovrebbero essere procrastinati i pagamenti delle cartelle esattoriali per le attività di almeno due mesi. Non è da escludere un ulteriore blocco fino al 30 settembre 2021.