Abbonamenti cellulari, AGCOM blocca gli addebiti economici inconsapevoli

Mai più brutte sorprese di addebiti di abbonamenti che non abbiamo mai sottoscritto: l’AGCOM mette un freno.

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Quante volte ci siamo ritrovati inconsapevolmente il credito telefonico prosciugato oppure, se possediamo una ricaricabile dal conto corrente, un accredito di un abbonamento che non ci ricordavamo di aver mai sottoscritto?

Bene, da ora basta sorprese sgradite! L’AGCOM ha posto una fine a tutto questo. Con la delibera 10/21/CONS infatti all’attivazione di nuove SIM non verranno più attivati abbonamenti inconsapevolmente dalla volontà dell’utente.

Per chi già è in possesso un abbonamento, inoltre, ugualmente senza consenso della persona nulla potrà essere attivato.

Inoltre un codice OTP (One Time Password) di sei cifre impedirà che qualsiasi abbonamento imprevisto venga sottoscritto senza il consenso dell’utente proprietario del telefono.

Abbonamenti cellulari, AGCOM blocca gli addebiti economici inconsapevoli: niente più truffe

Ormai in rete girano moltissimi tentativi di truffa, in particolare gli strani e ambigui link che spesso arrivano su Whatsapp.

Ma come si possono riconoscere queste truffe? C’è un modo molto semplice e che vale per tutti i tentativi di truffa sul social più usato.

Parliamo degli errori di ortografia contenuti nei messaggi truffa che ci vengono inviati. Questa è la modalità più semplice per riconoscere uno scam che vuole tentare di accedere ai dati del nostro conto corrente.

Oltretutto anche in questo caso vi sono varie sfumature e metodologie di truffa.

Ad esempio molti scammer commettono degli errori appositamente nell’inviare un messaggio di truffa. Perché? Normalmente una persona accorta intuirebbe immediatamente un messaggio che potrebbe essere truffaldino e si premunisce nel non rispondere.

Da qui dunque viene effettuata già una prima scrematura che porterà a proseguire la truffa solo con le persone più facilmente raggirabili.

Quindi come abbiamo potuto comprendere, si possono riconoscere la maggioranza delle truffe che ci arrivano su whatsapp tramite gli errori grammaticali, dato che spesso le persone dietro a queste truffe sono stranieri.

Questi ovviamente, non sapendo la lingua, non sanno costruire periodi complicati grammaticalmente e quindi capiremo subito che non sono adeguatamente bravi nel parlare.

Quindi bisogna fare molta attenzione a qualsiasi verbo, costruzione della sintassi o parole che potrebbero avere errori ortografici: da questo possiamo certamente arrivare a capire che il nostro interlocutore sconosciuto potrebbe volerci truffare e rubare i soldi.

Attenzione dunque a non cadere nel tranello, alla fine molto banale.

 

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