Si parla soltanto di uno 0,04% di partecipanti, ma perché solo loro non hanno ricevuto il bonifico del Cashback di dicembre?
La prima fase dell’esperimento Cashback, quello detto “di Natale”, a cui si poteva partecipare tra l’8 ed il 31 dicembre 2020, si dice conclusa adesso che tutti i bonifici dei rimborsi, sono arrivati a destinazione. A comunicare la riuscita del termine della pratica, la stessa Consap, che parla di ultimi movimenti contabilizzati ed accrediti quasi conclusi.
3,2 milioni di bonifici, sono stati disposti dall’ente, a partire dallo scorso 15 febbraio con gli utenti che riceveranno 69 euro a testa circa, per un totale speso di 223 milioni di euro. Per tutti, la bella notizia è arrivata con accredito a causale “Cashback di Stato”. Ma non tutti possono dirsi contenti.
Infatti, uno 0,04% dei bonifici, non è andato correttamente in porto. Motivazione, Iban errato o conto corrente bloccato o inesistente, comunicati al momento della registrazione. Consap però chiarisce che non tutto è perduto per chi ha diritto ai rimborsi. Infatti, i soggetti che hanno partecipato, hanno ancora diritto di cambiare l’Iban tramite l’app Io.
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Fino a ieri però, solo 2.900 persone avrebbero inviato un reclamo per mancato o inesatto accredito. Secondo la Codacons, sarebbero ancora migliaia i partecipanti che non hanno ricevuto alcun bonifico per un mancato riconoscimento delle transazioni da parte del sistema. L’associazione, ricorda che tutte le segnalazioni fatte dagli utenti a PagoPa, per ora non avrebbero ricevuto riscontri.
Il presidente Carlo Rienzi, ha difatto spiegato: “Continuiamo a ricevere segnalazioni da parte di consumatori che, pur avendo registrato le proprie carte e compiuto operazioni valide, non hanno raggiunto la soglia dei 10 pagamenti minimi per ottenere il rimborso, a causa del mancato riconoscimento di alcune transazioni da parte del sistema”.
Rienzi, conclude: “Migliaia di cittadini sono stati così esclusi dai rimborsi, e i loro reclami inviati attraverso l’app Io non hanno ricevuto alcun riscontro”. Motivo per il quale Codacons ha richiesto a Consap di svolgere un’indagine approfondita a tal riguardo, per dare una risposta a tutti i cittadini che ne attendono ancora una.