Terribile discesa di Fincantieri con la chiusura della giornata di ieri ad un punto e mezzo percentile in rosso.
La giornata di ieri di Fincantieri è terminata in negativo di un punto e mezzo percentile. A fine giornata Fincantieri si è fermato a 0,6865 euro, con una flessione dell’1,01% e quasi 9,5 milioni di azioni scambiate.
La notizia più dura però è la perdita netta di 245 milioni di euro dell’azienda, in peggioramento rispetto a quella di 148 milioni del 2019.
I ricavi sono scesi dell’11% a 5,91 miliardi di euro, scontando gli effetti del Covid-19, mentre l’Ebitda è calato da 320 a 314 milioni di euro e l’Ebitda margin è salito dal 5,5% al 6,1%. L’indebitamento finanziario netto è pari a 1,062 miliardi di euro, in allargamento rispetto ai 736 milioni della fine del 2019.
Intanto a parte la borsa, una nuova richiesta di Fincantieri con firma del contratto con con Occar (Organisation Conjointe de Cooperation en matiere d’Armement, l’Organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti) per la realizzazione di due nuovissimi sottomarini di nuova generazione.
I due faranno parte del nuovo programma di acquisizione U212NFS (Near Future Submarine) della Marina.
“Rispetto ai sottomarini della classe precedente compiremo un autentico salto tecnologico, a partire dalla progettazione e dal sistema di combattimento, sviluppato insieme a Leonardo e del quale abbiamo in carico l’integrazione a bordo. Ciò consentirà all’Italia di restare nella ristrettissima cerchia dei Paesi capaci di costruire unità così sofisticate, ha detto l’ad Bono, “ancora una volta un qualificato indotto, composto da piccole e medie imprese del settore, sarà trainato dalle nostre attività, concorrendo a generare un notevole contributo in termini di pil, occupazione e progresso nel campo della ricerca e sviluppo”.
Il gruppo ha pubblicato ieri sera i conti 2020 chiusi con un risultato d’esercizio negativo per euro 245 milioni (-148 milioni nel 2019) al netto di oneri connessi al Covid-19 (196 milioni) e oneri su contenziosi per amianto (52 milioni).
Nel 2020 Fincantieri ha elaborato ordini di 18 unità che sono corrispondenti all’ingente somma di 4,5 miliardi, di cui cinque militari e due per operazioni in campi eolici marini e prevede per il 2021, in assenza di evoluzioni negative derivanti dalla pandemia con ricadute ad oggi non prevedibili, di ritornare ai livelli di crescita ante Covid-19 grazie allo sviluppo dell’ingente carico di lavoro acquisito.