La nuova richiesta di Fincantieri riguarda la produzione di due sottomarini di nuova generazione del valore di 1,35 miliardi.
Una nuova richiesta di Fincantieri con firma del contratto con con Occar (Organisation Conjointe de Cooperation en matiere d’Armement, l’Organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti) per la realizzazione di due nuovissimi sottomarini di nuova generazione.
I due faranno parte del nuovo programma di acquisizione U212NFS (Near Future Submarine) della Marina.
“Rispetto ai sottomarini della classe precedente compiremo un autentico salto tecnologico, a partire dalla progettazione e dal sistema di combattimento, sviluppato insieme a Leonardo e del quale abbiamo in carico l’integrazione a bordo. Ciò consentirà all’Italia di restare nella ristrettissima cerchia dei Paesi capaci di costruire unità così sofisticate, ha detto l’ad Bono, “ancora una volta un qualificato indotto, composto da piccole e medie imprese del settore, sarà trainato dalle nostre attività, concorrendo a generare un notevole contributo in termini di pil, occupazione e progresso nel campo della ricerca e sviluppo”.
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Il gruppo ha pubblicato ieri sera i conti 2020 chiusi con un risultato d’esercizio negativo per euro 245 milioni (-148 milioni nel 2019) al netto di oneri connessi al Covid-19 (196 milioni) e oneri su contenziosi per amianto (52 milioni).
Nel 2020 Fincantieri ha elaborato ordini di 18 unità che sono corrispondenti all’ingente somma di 4,5 miliardi, di cui cinque militari e due per operazioni in campi eolici marini e prevede per il 2021, in assenza di evoluzioni negative derivanti dalla pandemia con ricadute ad oggi non prevedibili, di ritornare ai livelli di crescita ante Covid-19 grazie allo sviluppo dell’ingente carico di lavoro acquisito.
Quindi la spesa per i congegni militari resterà attiva a discapito delle spese sanitarie?