Dopo l’allagamento si sono rese necessarie alcune spese. Ma anche il lockdown ha richiesto qualche intervento mirato, inclusa la cucina. Ecco il quadro spese del Viminale.
Amministrazione trasparente significa tante cose. Innanzitutto mettere a parte i cittadini di come lo staff amministrativo si muove per assolvere al proprio incarico, senza nascondere nulla sulle spese effettuate, sulle strategie pensate o sulle pianificazioni e gli interventi di interesse comune. Ecco, a una voce simile, su un qualsiasi sito dedicato a un ente pubblico, si può trovare veramente di tutto. Secondo LabParlamento, addirittura, si può incorrere in alcune spese del tutto particolari, che troverebbero giustificazione nel periodo che stiamo vivendo.
La pandemia, come chiunque di noi ha testato su sé stesso, ha radicalmente modificato il modo di fare e di agire. Compreso quello della classe governativa, che ha continuato ad assolvere i propri doveri adeguandosi anch’essa, nei limiti del possibile, alle restrizioni. E questo, a quanto pare, è stato un discorso valido anche per le sedi dei vari Ministeri. Il caso specifico, portato a galla proprio dal portale di analisi politica, riguarda il Viminale, sede del Ministero dell’Interno.
Nella sede di lavoro del ministro Luciana Lamorgese, infatti, sarebbe accaduto che l’adeguamento alle politiche lavorative imposte dalla pandemia abbia costretto gabinetto ministeriale e i semplici dipendenti a dotarsi di strumentazioni e dispositivi in grado di mantenere tutto l’ambiente lavorativo nei ranghi dell’emergenza sanitaria. Ed ecco che, per questa ragione, decine di migliaia di euro sarebbero state utilizzate per dotare il personale degli strumenti giusti. Innanzitutto pc e rete internet, voce che vedrebbe migliaia di euro per altrettanti dispositivi utili al lavoro da remoto.
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Il restyling del Viminale vale mezzo milione: le spese accessorie
Accanto a queste spese, troverebbe spazio qualche fondo impiegato per un restyling del Viminale, specie dopo quanto accaduto una ventina di giorni fa con l’allagamento degli uffici. Alla voce “Manutenzione straordinaria”, probabilmente anche per questo, si troverebbero però ulteriori spese quali dispositivi elettrici per la cucina del dicastero (un freezer nuovo) e altri dettagli come il servizio di catering (questo necessario per chi è rimasto a lavorare in sede durante le chiusure).
L’allagamento, tuttavia, ha provocato spese extra probabilmente non previste altrimenti. Si parla di 4.500 euro per “materiale di ferramenta”, oltre a tutte le altre spese relative. Tuttavia, accanto a queste, sempre secondo l’analisi della piattaforma sarebbero stati impiegati 39.280 euro per arredi su misura e altri 11 mila ancora per quelli semplici, più 60 mila per il restante mobilio. Per il modico totale di 110 mila euro nel 2020. Più qualche altro migliaio per spese di contorno.