Possedere un conto corrente bancario è fondamentale, si rende necessario conoscere i termini fondamentali che si useranno nei rapporti con la banca.
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Accredito e addebito: l’accredito è una somma di denaro che un soggetto versa sul proprio conto corrente. L’addebito è il denaro che un soggetto o la banca preleva e utilizza per i pagamenti.
Assegno bancario: è uno strumento con il quale un cliente ordina alla banca di pagare
una somma di denaro a un soggetto terzo. La banca normalmente consegna il blocchetto degli assegni con la clausola “non trasferibile” prestampata. Se il cliente desidera avere assegni senza tale clausola, deve chiederlo espressamente e pagare l’imposta di 1,50 euro per assegno prevista dalla legge. In ogni caso, solo gli assegni di importo inferiore a 1.000 euro possono essere trasferibili.
ATM – Automated Teller Machine: è lo sportello automatico per prelevare il contante utilizzando la carta di debito o di credito, controllare l’estratto conto e usufruire di altri servizi.
Bonifico: operazione bancaria con la quale l’ordinante chiede alla banca di trasferire una somma di denaro nel conto corrente del beneficiario. Ciò può avvenire tra conti correnti della stessa banca o di banche diverse. Quando il trasferimento avviene tra conti della stessa banca, il bonifico si chiama giroconto.
CAI – Centrale di Allarme Interbancaria: è un archivio digitale istituito presso la Banca d’Italia per assicurare il regolare funzionamento dei pagamenti. Vi vengono iscritti i soggetti che hanno emesso assegni bancari e postali senza essere autorizzati o senza avere i fondi necessari per far fronte al pagamento. I soggetti ai quali è stata revocata l’autorizzazione all’utilizzo di carte di credito e di debito a causa del mancato pagamento delle somme relative alle operazioni effettuate. Nel caso degli assegni, l’iscrizione nella CAI comporta la revoca di sistema, cioè il divieto di emettere assegni e stipulare nuove convenzioni di assegno presso il sistema bancario per almeno sei mesi. Nel caso delle carte di pagamento, l’iscrizione determina la revoca dell’autorizzazione all’utilizzo di carte di credito e di debito per due anni, ma ha valore soltanto informativo. Questo significa che ciascuna emittente può autonomamente decidere se rilasciare o meno una carta ad un soggetto iscritto nella CAI.
Calcolo degli interessi: il saldo del conto corrente produce interessi, che possono essere attivi se a favore del cliente o passivi se a favore della banca.
Carta di credito: è una carta che permette al titolare di acquistare beni e servizi presso qualsiasi esercizio commerciale aderente al circuito al quale la carta è abilitata, o di prelevare contante con addebito posticipato. Le operazioni prevedono generalmente un massimale di utilizzo stabilito nel contratto. Il titolare della carta, a seconda del contratto e del tipo di carta di credito, pagherà ogni mese con addebito sul conto corrente oppure a rate.
Carta di debito: è una carta che permette al titolare, in base a un contratto con la propria banca, di acquistare beni e servizi presso qualsiasi esercizio commerciale aderente al circuito al quale la carta è abilitata o di prelevare contante con addebito immediato sul conto corrente collegato alla carta.
Coordinate bancarie: è termine generico che ricomprende i codici o le diciture che permettono di identificare in maniera univoca un conto corrente. Il codice identificativo di un conto corrente è l’IBAN (International Bank Account Number).
Data contabile, disponibile e valuta: a ogni operazione la banca assegna tre tipi di date. La data contabile, cioè il giorno in cui la banca registra l’operazione. La data disponibile, cioè il giorno dal quale il denaro accreditato può essere utilizzato per pagamenti e prelievi. La data valuta, cioè il giorno dal quale le somme versate iniziano a produrre interessi per il cliente mentre quelle prelevate cessano di produrli.
Deposito a risparmio: è dedicato esclusivamente al risparmio. Offre pochi servizi, quali l’accredito della pensione o il rilascio di una carta di debito. Inoltre non si può mai andare in rosso. Con il deposito il cliente affida alla banca una somma di denaro e riceve un interesse, per contro la banca si impegna a restituire la somma depositata alla scadenza del contratto o quando il cliente lo richiede.
Il cliente riceve un libretto che può essere nominativo, se solo l’intestatario può prelevare denaro dal deposito, o al portatore se può prelevare chiunque ne sia in possesso. Questi ultimi non possono presentare un saldo pari o superiore a 1.000 euro.
Deposito titoli: conto utilizzato esclusivamente per depositare i risultati delle operazioni di compravendita di strumenti finanziari (obbligazioni, azione, ecc). Il deposito titoli è appoggiato a un conto corrente, sul quale si addebitano le imposte di bollo e le commissioni, e si accreditano gli utili derivanti dai titoli (dividendi azionari e cedole).
Domiciliazione bancaria: è un servizio associato al conto corrente che consente di fare
pagamenti periodici con addebito automatico direttamente sul conto corrente. Gli addebiti diretti SEPA vengono effettuati con le stesse modalità e condizioni sia all’interno dei confini nazionali che fra paesi diversi.
Estratto conto: è il documento che la banca elabora mensilmente o trimestralmente e che elenca i movimenti del conto corrente in ordine cronologico. Per ciascun movimento l’estratto conto in genere riporta la data dell’operazione, la data valuta, cioè la data dalla quale decorrono gli interessi, la descrizione dell’operazione e l’importo dell’operazione, con segno positivo o negativo. L’estratto conto dei conti correnti riporta anche l’indicatore sintetico di costo (ISC).
Fido o affidamento: è la somma che la banca, su richiesta del correntista, si impegna a mettere a sua disposizione oltre il saldo disponibile. Il contratto può prevedere il pagamento di interessi sulle somme utilizzate e una determinata commissione.
Firma: quando si apre un conto corrente il correntista deve depositare in banca la sua firma. Servirà per verificare se le operazioni di pagamento, sono state effettivamente disposte dal correntista stesso. Se il conto corrente è intestato a due o più persone, ognuna deve depositare la sua firma.
Foglio Informativo: è il documento che la banca mette a disposizione dei clienti per ciascun prodotto o servizio offerto, contenente informazioni sulla banca, sulle condizioni e sulle principali caratteristiche dell’operazione o del servizio. I contenuti del contratto devono essere coerenti con le informazioni contenute nel foglio Informativo.
Fondo interbancario di tutela dei depositi: è il sistema di garanzia dei depositi bancari riconosciuto dalla Banca d’Italia. Se una banca è messa in liquidazione coatta amministrativa, assicura in tempi brevi ai depositanti il rimborso delle somme, fino a un massimo di 100.000 euro. La tutela opera per la banca e per ciascun depositante. Vi aderiscono tutte le banche italiane, tranne quelle di credito cooperativo che hanno un loro specifico fondo di garanzia che assicura analoga tutela.
IBAN – International Bank Account Number: è il codice, formato da lettere e numeri, che consente di identificare il conto corrente. L’IBAN è indispensabile per trasferire denaro tra conti. Anche se il nome del beneficiario è errato o incompleto, con l’IBAN corretto un bonifico va comunque a buon fine.
Internet banking: con l’internet banking i clienti della banca possono effettuare operazioni bancarie senza andare in filiale, ma collegandosi a internet. Si accede ai servizi con i propri codici. Oltre alla comodità, l’internet banking spesso offre i servizi bancari a costi inferiori.
ISC – Indicatore Sintetico di Costo: l’ISC fornisce un’idea del costo complessivo del conto corrente in base alle spese e alle commissioni che possono essere addebitate al cliente nel corso dell’anno, senza considerare gli oneri fiscali e gli interessi.
L’ISC viene calcolato per uno o più profili di operatività tipo individuati dalla Banca d’Italia. Il Foglio Informativo e l’estratto conto indicano l’ISC per ciascun profilo.
La metodologia di calcolo dell’ISC e i profili di operatività sono spiegati sul sito internet della Banca d’Italia (http://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/normativa/archivio-norme/disposizioni/trasparenza_operazioni/Disposizioni_trasparenza.pdf).
ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente: è l’indice che rappresenta la situazione economica di un nucleo famigliare, calcolato a partire dal reddito e da altri elementi del patrimonio. Il suo attestato è rilasciato dall’INPS e consente di accedere alle prestazioni sociali o ai servizi pubblici a condizioni agevolate.
Phone banking: è il servizio che permette di fare operazioni bancarie senza andare in filiale chiamando al telefono il call center della banca. Molte banche mettono a disposizione dei clienti un numero verde gratuito.
POS – Point of Sale: è l’apparecchiatura automatica che permette di pagare beni e servizi presso il loro fornitore utilizzando la carta di credito o di debito.
Saldo: è la differenza tra l’importo complessivo degli accrediti e quello degli addebiti a una certa data. Se il saldo è positivo, indica la somma disponibile sul conto corrente. Le somme che rimangono inutilizzate fruttano interessi in base al tasso del creditore. Il saldo contabile si riferisce alle operazioni registrate.
Il saldo disponibile si riferisce alla somma che può essere effettivamente utilizzata.
Il saldo liquido si riferisce alla somma disponibile su cui vengono calcolati gli interessi.
SEPA: è l’acronimo che identifica la Single Euro Payments Area (l’Area unica dei pagamenti in euro), ovvero l’area nella quale i soggetti indipendentemente dalla loro residenza possono effettuare e ricevere pagamenti in euro, non in contanti, sia all’interno dei confini nazionali che fra paesi diversi, alle stesse condizioni e con gli stessi diritti e obblighi. In termini numerici, la SEPA riguarda 33 paesi.
Tasso creditore: è il tasso utilizzato per calcolare periodicamente gli interessi sulle somme depositate, che sono poi accreditati sul conto una volta sottratte le ritenute fiscali.
Tasso debitore: è il tasso utilizzato per calcolare periodicamente gli interessi a carico del correntista sulle somme utilizzate oltre le disponibilità del conto. Gli interessi sono poi addebitati sul conto.