Come si definisce l’importo dell’indennità di disoccupazione Naspi? Il tutto avviene attraverso una media ben precisa ma non superiore a un tetto massimo.
Non è solo questione di requisiti ma anche di calcolo. L’indennità di disoccupazione Naspi, come visto in precedenza, spetta a coloro che, per fattori indipendenti dalla propria volontà, si ritrovano senza un’occupazione, avendo perso quella che stavano svolgendo. In questi casi, a seguito di una serie di accertamenti e di opportuna domanda, viene erogato il sostegno a favore dei lavoratori per un periodo che è pari alla metà delle settimane di quanto versato in contributi nei quattro anni precedenti alla perdita del lavoro.
Detto questo, una volta appurata la natura del contributo la questione si sposta sull’importo. Quanto viene erogato a coloro che percepiscono l’indennità Naspi? E ancora: esistono variazioni negli importi fra un beneficiario e un altro? Naturalmente, il calcolo del valore dell’indennità avviene partendo da un presupposto: ovvero la media delle retribuzioni percepite negli ultimi quattro anni. Va da sé che, in base a questo, l’importo avrà fisionomie differenti.
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In questo senso, va ricordato che per la Naspi è stato fissato un tetto massimo per il 2021, pari a 1.335,40 euro. Un dato essenziale poiché, anche se il calcolo andrà oltre questo numero, questo non avrà nessuna influenza sull’importo finale. Ad esempio, ragionando su un importo di 1.227,55 euro come media retribuzione degli ultimi tre mesi, l’importo sarà pari al 75% della retribuzione media. Qualora sia superiore, invece, si procederà calcolando il 75% della retribuzione media più il 25% della differenza fra questa e i 1.227,55 euro.
Il calcolo potrebbe apparire cervellotico, ma in realtà segue una logica precisa. Anche per questo gli importi non vanno oltre il tetto massimo stabilito. Naturalmente, nel caso in cui l’importo vada oltre i 1.335,40, l’importo definitivo scenderebbe a livello pari a tale soglia. Risultando quindi, quest’ultima, il livello più alto raggiungibile. Almeno per il 2021. L’importante comunque, visto che la questione del calcolo fa parte della Naspi tanto quanto l’importo, è saperlo prima.