Il fido bancario e il prestito sono strumenti molto usati, ma che generano tanta ancora confusione. Ecco le principali differenze.
Sia il fido bancario che il prestito sono forme di finanziamento, ma con caratteristiche diversem che in comune hanno solamente il versamento di una somma di denaro da rimborsare alla banca.
Detto ciò è opportuno domandarsi quale dei due sia più conveniente. Prima però è doveroso specificare cosa si intende per fido bancario e cosa sia il prestito.
Leggi anche>>> Postepay Evolution fa al tuo caso? Scopri costi, sconti e numero verde
Leggi anche>>> Vuoi aprire un conto corrente online? La classifica delle banche più sicure
Per fido bancario si intende quel finanziamento al quale possono ricorrere persone fisiche e imprese, con il quale la banca mette a disposizione una somma di denaro, nel caso in cui risulti negativo il saldo del conto corrente. L’entità del fido è stabilito dalla banca dopo una valutazione creditoria del cliente dal punto di vista patrimoniale che del reddito.
Il fido bancario prevede il pagamento di una commissione e in determinati casi anche idonee garanzie. Il cliente potrà utilizzare parte o tutta la somma messa a disposizione dalla banca, in ogni caso la somma utilizzata dovrà essere restituita con l’aggiunta degli interessi, stabiliti nel piano di ammortamento.
La banca nel momento della concessione del fido, calcolerà il CIV e il CFA. Il primo è una commissione che sarà corrisposta dal cliente solo nel caso in cui ci siano stati dei sconfinamenti, anche se minimi. Questa commissione dovrà essere valutata precedentemente alla conclusione del contratto di fido, nel momento dell’istruttoria. tutto ciò in quanto per essere applicata deve essere stata autorizzata dal soggetto. Il CFA invece, è una commissione fissa che viene pagata periodicamente per la messa a disposizione del fido. E’ una commissione proporzionale, che tiene conto dell’importo e del tempo di durata del fido. Ma i costi non sono finiti qui, è prevista infatti la DIF, cioè una commissione di disponibilità immediata dei fondi, la quale varia proporzionalmente all’importo del fido.
Il prestito invece, è quella somma di denaro concessa da una banca a un soggetto per finanziare l’acquisto di beni o servizi. In questo caso saranno applicati come costi il Tan e Taeg. I prestiti si possono raggruppare in quattro principali categorie: i prestiti personali, i prestiti per gli imprenditori, i finanziamenti europei e i prestiti finalizzati. L’importo del prestito è variabile, come la durata. Importante notare che i termini del contratto potranno essere modificati dal debitore anche in un momento successivo alla conclusione del contratto. Il piano di rimborso è composto da singole rate ed è flessibile. I costi di un prestito sono costituiti da spese d’istruttoria e di gestione, spese d’incasso e quota d’interessi di ogni singola rata. Gli interessi vengono calcolati mediante l’ammortamento alla francese, ciò significa che al momento della concessione di un prestito la banca calcola il totale degli interessi passivi per tutta la durata del piano di rimborso. A questo punto, per ogni singola rata si dividerà il totale degli interessi e il totale del capitale in modo da ottenere una rata costante fino alla scadenza.
Come abbiamo visto, il fido bancario e il prestito sono due forme di finanziamento, ognuno con le sue peculiarità:
Il fido bancario viene principalmente utilizzato da soggetti che devono far fronte a spese improvvise e che sono consapevoli che potranno andare incontro a sconfinamenti.
Per chi ha una buona affidabilità e una certa liquidità, è sconsigliato richiedere un fido, ma è preferibile un prestito. In quanto, grazie a un piano di rientro e a costi più bassi, non si rischia di soccombere alle spese e agli sconfinamenti.
Di contro c’è da tenere in considerazione che con il fido si pagheranno gli interessi solo sulle somme effettivamente utilizzate, ma sulla somma totale del prestito si pagheranno meno interessi passivi.