Il conto corrente è lo strumento indicato per la gestione giornaliera del denaro, se invece si vuole investire a basso rischio, il conto deposito è la scelta migliore.
Nel momento in cui un soggetto intenda migliorare la gestione della liquidità e dei propri risparmi, molto spesso si trova di fronte alla scelta tra aprire un conto corrente e un conto deposito. Entrambi son strumenti finanziari adatti sia a soggetti privati che all’attività imprenditoriale, andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio le differenze tra conto corrente e conto deposito, in modo da comprendere al meglio la scelta più adatta in base alle diverse esigenze.
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Cos’è un conto deposito e come funziona
Il conto deposito invece, consente di stabilizzare delle somme di denaro all’interno di un conto e di ottenere un tasso di interesse a basso rischio d’investimento. Le operazioni consentite al soggetto però saranno principalmente il prelievo e il versamento di denaro. Il conto deposito è collegato a un conto corrente di appoggio, ed esistono principalmente due tipi di conto deposito, libero e vincolato. Questo strumento è una forma di investimento garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
Le differenze tra conto corrente e conto deposito
Le principali differenze tra questi due strumenti finanziari riguardano:
- finalità: il conto corrente permette di gestire il proprio denaro in base alle esigenze quotidiane, mentre il conto deposito consente di investire una determinata somma di denaro senza troppi rischi.
- tassi d’interesse: il conto corrente prevede un tasso del 0,5%, mentre per il conto deposito il tasso è più elevato e varia in base al periodo di tempo di vincolo del denaro.
- operatività: per il conto corrente è ampia e varia mentre per il conto deposito è limitata ai prelievi e versamenti.
Conto corrente e conto deposito: costi a confronto
Un’altra differenza da considerare riguarda i costi tra conto corrente e conto deposito.
- Conto corrente: il canone è variabile, per le banche tradizionali questo si basa sui servizi di cui il correntista dispone e al tipo di operazioni che può compiere. Le banche online invece, lo azzerano. Abitualmente sia che si tratti di una banca tradizionale ovvero online si dovranno sostenere delle commissioni. C’è poi l’imposta di bollo di 34,20 euro all’anno per giacenze superiori a 5.000 euro e 100 euro per i conti delle persone giuridiche.
- Conto deposito: non ci sono in questo caso costi fissi o canoni e le operazione di prelievo e versamento sono gratuito. L’imposta di bollo è dello 0,20% in proporzione alla giacenza. Si dovrà sostenere il costo dell’invio a domicilio dell’estratto conto, se non si opta per la versione online. Nei contratti dei conti deposito sono previste delle penali per il caso di svincolo anticipato, le quali variano da banca a banca ma possono essere elevate. Sarà quindi necessario leggere attentamente il foglio informativo prima della sottoscrizione.
Conto corrente o conto deposito: quale scegliere?
Possedere un conto corrente è fondamentale per gestire le spese e le operazioni quotidiane, mentre chi possiede delle somme eccedenti l’ordinaria amministrazione sceglie un conto deposito per investire nel medio termine e ottenere un rendimento sicuro.