Come difenderci dall’enorme furto dei dati Facebook che ha interessato anche l’Italia: potrebbero raggiungere il conto corrente
Poche settimane fa è arrivata la notizia di un enorme furto hacker, che ha permesso di vendere i dati di 36 milioni di italiani presenti su Facebook. Il social è praticamente un portale che fa da enorme contenitore, e possiede le abitudini e le foto di quasi 2,7 miliardi di persone al mondo.
All’inizio del 2020, un gruppo hacker, riuscì a rubare da Facebook, i dati di 533 milioni di persone distribuite in tutto il mondo. Per essere precisi, in Italia, ha violato 35.677.338 account, circa il 60% della popolazione. Dati che riguardano nome, numero di telefono, e-mail, città di nascita e di residenza, posizione lavorativa, le relazioni affettive e altre informazioni sensibili. Ecco perché questo è pericoloso.
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Gli hacker potrebbero servirsi dei dati presi da poco, unendoli magari ad alcuni già posseduti, sino ad arrivare ad entrare nella nostra mail, se riuscissero a completare la conoscenza della password.
A cosa gli serve? A provare ad accedere anche ai conti bancari. Anche se non dovessero entrare nalla nostra corrispondenza, potrebbero richiedere altri dati, tramite mail in cui ci viene chiesto di completare i dati per comunicazioni urgenti a cui rispondere subito, pagamenti non effettuati da fare al più presto, moduli da scaricare ed altro.
Per proteggersi, è meglio in questi mesi non pubblicare informazioni personali sui social, evitare soprattutto, numeri di carte di credito, IBAN, numeri telefonici, codici segreti, informazioni sensibili e se possibile, anche foto di bambini. Dotiamo inoltre il computer e lo smartphone di un buon antivirus da rete, così da evitare tentativi di intrusione e di furto.