Spesso avere più di un conto corrente conviene per gestire meglio le proprie finanze. Ecco quando è vantaggioso e a cosa stare attenti.
La legge italiana non vieta di avere più conti correnti e neppure fissa un limite massimo. Uno stesso soggetto può infatti decidere di aprire due o più depositi, anche nella medesima banca. La stessa Banca d’Italia afferma per esempio che “la soglia di protezione di 100mila euro è calcolata sull’ammontare riferibile a ciascun singolo depositante per ogni singola banca, indipendentemente dal numero di depositi che il soggetto fa a suo nome presso la stessa banca”.
La legge obbliga chi riceve uno stipendio o una pensione ad accreditare il relativo importo presso un conto corrente, un soggetto però può decidere di aprire altri conti per gestire altre attività personali.
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Analizziamo gli aspetti vantaggiosi nell’avere due o più conti correnti:
Avere due o più conti correnti però può avere anche degli aspetti negativi:
Ma quindi conviene avere più conti correnti? Ha certamente i suoi vantaggi quando si ha una discreta disponibilità econonica, quantomeno per evitare un eventuale bail in.
Inoltre è conveniente quando si vuole accantonare denaro per far fronte alle spese, ma non è conveniente averne più di uno per gestire i propri risparmi. In quest’ultimo caso infatti è preferibile creare un piano di investimento a breve o a lungo periodo. Se si vuole però avere più conti correnti è consigliato aprirli in banche diverse, stando però attenti ai costi.
Inoltre, nel momento di apertura di più conti correnti conviene tenere in considerazione il proprio status: per un imprenditore infatti può essere più utile avere più di un conto corrente rispetto a un soggetto privato.