L’economia a livello europeo vive senz’altro grandi pericoli, dovuti anche al Covid-19: Lagarde spiega a cosa andiamo incontro
Tra i tanti, qual è il maggior pericolo che vive l’economia in Europa in questo momento? La crisi economica dovuta alla pandemia è certamente tra le più grandi mai vissute, ma un po’ a sorpresa, per le previsioni ufficiali della Commissione UE, potrebbe tornare ai livelli del pre Covid, già nel 2022.
In una intervista alla CNN, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha lasciato intendere che sarà proprio quello il momento in cui i governi dei Paesi dell’UE, si troveranno a giocare un ruolo fondamentale, per assicurare ai propri cittadini, lavoro, una stabilità economica ed interventi in sostegno del reddito.
Infatti, secondo la presidente parigina, qualora gli stati europei iniziassero a ritirare questi tipi di incentivi, la stessa UE si ritroverebbe davvero di fronte a una crisi senza precedenti.
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Perché l’economia europea può essere in pericolo, secondo Lagarde
Sarebbero in pericolo quegli Stati, che punterebbero sul debito pubblico come rischio maggiore. Lei stessa, si è schierata a sfavore di chi ne voleva la cancellazione. Secondo la Lagarde, il piano di indebolimento comune è stato fondamentale, insieme alla decisione di allentare i vincoli europei per le nazioni in maggiore difficoltà, tra cui Italia e Spagna.
Le strade seguite: a dicembre, la Banca Centrale Europea, ha pubblicato un documento in cui veniva prevista una crescita del 3,9% per l’economia europea. Lagarde ha subito chiarito però, che si tratta di una previsione legata al vaccino, nonché dal raggiungimento dell’immunità di gregge. Secondo l’avvocatessa francese, le linee da seguire dall’Unione sono due. Evitare di rimuovere bruscamente gli aiuti statali, ma attuare politiche graduali per permettere un passaggio soft dalla situazione di enorme difficoltà che stiamo vivendo.
La seconda, è non rallentare e far girare quanto più possibile l’economia nel 2021, richiedendo ai governi di affrettarsi a trovare soluzioni di Recovery Plan per l’utilizzo delle risorse del Next Generation EU.