Il bollo auto nonostante i malumori del popolo va pagato anche quest’anno. Si può però ottenere un parziale rimborso grazie al Cashback
Il bollo auto è una di quelle tasse rognose, contro cui i cittadini italiani si battono da anni. Da un anno a questa parte la “battaglia” è diventata ancora più intensa, visti i numerosi blocchi che si sono susseguiti nel tempo per via del covid-19.
Almeno per il momento la tanto sospirata esenzione non sembra arrivare, nemmeno per quanto concerne i redditi più bassi. Probabile che entro il 2021 possano muoversi le Regioni sotto questo punto di vista.
Per ora però sono solo ipotesi che non trovano alcun riscontro certo. Dunque non ci si può esimere dal pagarlo nei tempi prestabiliti. In base alle norme vigenti va saldato nel mese successivo alla scadenza dell’ultima tassa dovuta. Quindi se scade a gennaio, va a pagato a febbraio. L’unica eccezione riguarda il primo pagamento che va saldato entro un mese dall’immatricolazione.
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Al momento sono esenti da bollo solo i mezzi che appartengono ai disabili, ad organizzazioni senza scopo di lucro o per veicoli elettrici a basso impatto ambientale. A questi vanno aggiunti anche le auto storiche ultratrentennali.
Passando invece al calcolo, i parametri di riferimento sono i kilowatt del mezzo indicati nel libretto di circolazione e la classe ambientale di riferimento. Grazie al sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile fare un preventivo del proprio bollo auto inserendo il numero di targa per poi accedere alle informazioni contenute nel sistema che permettono di poter effettuare il calcolo. Lo stesso procedimento (con informazioni ancor più dettagliate) lo si può fare anche sul sito dell’ACI.
Non tutti i mali però vengono per nuocere. Il bollo auto rientra nel Cashback di Stato, a patto che venga pagato nelle giuste modalità, ovvero con carta o bancomat e nei negozi fisici. La quota di rimborso è sempre del 10% e si può ottenere fino a 15 euro massimo di rimborso (ma in quel caso significherebbe dover pagare un bollo di 150 euro e oltre).