Proroga del blocco dei licenziamenti e cassa Covid. Il ministro, Andrea Orlando ha già incontrato i sindacati per questi due temi
Due temi, fondamentali per il nuovo Governo Draghi. Proroga del blocco dei licenziamenti e cassa Covid. Già la pandemia ha causato una crisi economica da cui ancora privati ed imprese non si sono ripresi. Il nuovo ministro al Lavoro, Andrea Orlando si è subito messo al lavoro ed ha incontrato i sindacati per lavorare ad una Riforma già messa in piedi dal vecchio governo.
Trovata non usuale, ma apprezzata, l’idea di Orlando di incontrare i sindacati, è stata fatta, come lui stesso dice, per “cominciare a lavorare”, a fine mese ci sarà un nuovo incontro per la presentazione della bozza di riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro.
Come già accennato, di fatto, gli stessi sindacati hanno indicato il blocco dei licenziamenti e la cassa Covid come argomenti di cui parlare subito, per non rinviare possibili soluzioni.
Leggi anche>>> Licenziamenti: come le aziende licenziano anche quando non potrebbero
Leggi anche>>> Reddito di Cittadinanza: il nuovo ministro del lavoro tiene in ansia i cittadini
Blocco dei licenziamenti, ma anche continuità alla cassa Covid
Anche la Cisl, attraverso la voce della segretaria, Annamaria Furlan, ha richiesto un intervento sulla cassa Covid. La stessa, ha anche ricordato che un blocco dei licenziamenti selettivo, come già previsto dall’ex ministro, Gualtieri, non sarebbe la risoluzione al problema. Infatti, molte aziende del settore metalmeccanico sono già tornate al lavoro in favore di quelle del terziario e come questi, molti lavori sono collegati tra loro.
La cassa Covid, va invece incentivata per Maurizio Landini della Cigl: “incentivando anche i contratti di solidarietà e di espansione in alternativa ai licenziamenti”. Bisognerebbe poi, prorogare anche tutte le misure come Naspi e Discoll, prosegue Landini: “includendo i settori maggiormente colpiti come turismo, servizi, spettacolo e cultura”. In sintesi, il nuovo Decreto Ristori, dovrà: “coprire con le indennità tutte le forme di lavoro già tutelate dai precedenti decreti e chi ne è rimasto escluso”.
Il problema vero ora passa ai giovani, sempre più in difficoltà per quanto riguarda l’inserimento in un mercato del lavoro sempre più bloccato. Quindi, se da un lato il tema pandemia apre a chi non deve perdere il lavoro, dall’altro c’è anche da capire come sarà il futuro di donne e giovani, tra i più colpiti appunto, dalla disoccupazione. Per il ministro Orlando, questi sono temi che: “reclamano misure urgenti e di respiro”. Anche di questo, si discuterà il mese prossimo.