Vi possono essere diversi motivi per cui si decide di chiudere un conto corrente. Si può scegliere di estinguerlo perchè diventato troppo oneroso e decidere di aprirne un altro (magari online) che preveda condizioni migliori, oppure si può trasferire il proprio conto corrente bancario in un conto corrente postale.
Con il Decreto Bersani del 2006 la chiusura del conto corrente è gratuita. La banca però potrà addebitare delle spese di estinzione, che riguardano i costi legati alla gestione del conto per l’ultimo periodo antecedente la chiusura, quindi canone, interessi passivi, spese per l’estratto conto.
Per prima cosa quando si vuole chiudere un conto corrente è necessario inviare alla banca una raccomandata o recarsi in filiale per compilare il modulo standard per tutte le banche. Se il correntista decide di utilizzare il mezzo raccomandata dovrà specificare “chiusura del conto corrente n° _________, intestato a ________”. In tale documento si dovranno specificare e inserire il libretto degli assegni, carte di debito e credito, che nel frattempo dovranno già essere state annullate. Il correntista dovrà poi specificare come intende trasferire il denaro ancora presente sul conto ed eventualmente specificare gli estremi del nuovo conto corrente dove effettuare la rottamazione.
Scarica il modulo di chiusura di un conto corrente bancario
Scarica il modulo di chiusura di un conto corrente postale
Quando si decide di chiudere il vecchio conto e di aprirne un altro, in un’altra banca, entra in gioco la rottamazione, cioè quella procedura attraverso la quale la nuova banca richiede direttamente la chiusura del conto nella vecchia banca, chiedendo l’accredito di tutte le somme presenti in esso, compresi eventuali bonifici in sospeso. Questa operazione è gratuita, l’unico onere per il correntista sarà quello di sottoscrivere con la nuova banca tutta la documentazione necessaria per l’apertura del conto corrente e la richiesta di rottamazione.
Nel 2015 è stata recepita una Direttiva europea che prevede che la banca per le operazioni di chiusura di un conto corrente debba concludersi al massimo entro 12 giorni. Nel caso in cui tale periodo non venga rispettato sono previste delle sanzioni da un minimo di 5mila euro a un massimo di 64mila euro a carico del dirigente o del dipendente bancario inadempiente, oltre a un eventuale indennizzo per il correntista sottoposto a clausole vessatorie.
Si può chiudere in qualsiasi momento, senza il pagamento di costi. Al momento della chiusura andranno consegnati il libretto degli assegni, le carte di debito e credito collegate. Sarà necessario stampare il modulo che si trova nel sito delle Poste Italiane, compilarlo e sottoscriverlo e infine consegnarlo agli sportelli. La chiusura dovrà essere posta in essere entro e non oltre i 15 giorni lavorativi.
Nel caso si voglia chiudere un conto corrente cointestato bisognerà fare una distinzione a seconda che il conto sia a firme congiunte o disgiunte:
Nel momento della morte di un correntista, la banca blocca il conto corrente e impedisce agli eredi qualsiasi tipo di operazione fino alla presentazione della dichiarazione di successione. Fanno eccezione le spese funerarie.
Gli eredi dovranno comunicare alla banca l’avvenuta morte del correntista allegando il certificato di morte, questa comunicazione potrà essere effettuata recandosi presso la banca oppure per mezzo raccomandata. In secondo luogo gli eredi dovranno consegnare alla banca il blocchetto degli assegni, le carte di debito e credito possedute dal defunto, eventuali titoli. Infine, alla conclusione della procedura di successione, si dovrà inviarne copia alla banca che potrà così permettere agli eredi le operazioni sul conto corrente del defunto.
Nel caso il defunto avesse disposto di un conto corrente cointestato a firma disgiunta, gli eredi dovranno procedere anche a una variazione di intestazione a loro favore. Nel caso invece il defunto fosse co-titolare di un conto corrente cointestato a firma congiunta il conto verrà bloccato fino alla fine della procedura di successione.
Il genitore potrà chiudere in qualsiasi momento il conto corrente del figlio minorenne, sarà sufficiente andare in banca e sottoscrivere la relativa documentazione. Sarà premura del genitore indicare su quale conto trasferire le somme ancora presenti.
La banca può decidere di chiudere unilateralmente il conto corrente senza che il correntista possa opporsi. Principalmente vi possono essere tre motivi che portano la banca a prendere questa decisione.
La banca non ha diritto di rifiuto per quanto concerne la chiusura di un conto corrente. Nel caso in cui non provvedesse entro il termine di 12 giorni come da volontà del correntista, andrebbe incontro a sanzioni per il dirigente e il personale bancario che non si è adoperato in questo senso.