Il libretto di risparmio postale è uno strumento finanziario che ha lo scopo di raccogliere il risparmio e che si può aprire solamente presso le Poste. È emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantito dallo Stato Italiano.
Introdotti nel 1896 dall’allora ministro delle finanze Quintino Sella che istituì le Casse di risparmio postale, i libretti postali si sono notevolmente evoluti negli anni. Oggi possono essere utilizzati per versare e prelevare denaro in tutti gli Uffici Postali, così come con la Carta Libretto. Con i libretti si possono sottoscrivere Buoni dematerializzati, accreditare la pensione o, nel caso dei dipendenti pubblici lo stipendio.
Il capitale versato può fruttare periodicamente o rimanere stabile, in nessun caso però verrà detratto un qualsiasi importo.
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Siamo in una situazione economica che non agevola la diffusione dei libretti postali o che comunque non li rende strumenti interessanti per chi è giovane o cerca soluzioni di lungo periodo in fatto di obiettivi di risparmio.
Per tale motivo sono da considerarsi utili per le persone anziane che non vogliono prodotti troppo complessi, che non vogliono investire nel lungo termine perché hanno un orizzonte temporale più breve e che vogliono mettersi al riparo da eventuali truffe.
Per aprire un libretto postale è necessario essere maggiorenni, recarsi presso l’ufficio postale più vicino con documento d’identità in corso di validità e il codice fiscale. Il soggetto interessato dovrà compilare e firmare dei moduli di sottoscrizione. All’apertura verrà rilasciato un documento riepilogativo dei movimenti e la Carta Libretto.
I libretti sono dei veri e propri strumenti finanziari volti alla gestione del denaro, per questo motivo posso avere le funzioni di prelievo e versamento. Inoltre possono essere utilizzati come conto di regolamento per buoni, obbligazioni o altri titoli. Nonostante le funzionalità possano variare anche molto a secondo del tipo di libretto che si decide di sottoscrivere, bisogna intendere il Libretto postale principalmente come strumento di risparmio.
Ci sono quattro tipologie di libretto postale:
Il libretto dematerializzato è un libretto gestibile esclusivamente online. È rappresentato unicamente da registrazioni contabili e può essere Ordinario o Smart. Può essere utilizzato solo attraverso la Carta Libretto, che viene consegnata nel momento di apertura del libretto stesso. Non può essere aperto un libretto dematerializzato al portatore, giudiziario e dedicati ai minori d’età. Questa tipologia di libretti non possono infatti essere intestati a minori e possono avere massimo quattro cointestatari, inoltre non è ammessa la facoltà di firma congiunta. Sarà comunque sempre possibile chiedere il rendiconto delle operazioni effettuate presso gli sportelli postali.
Il libretto postale non ha nessun costo di apertura, chiusura e gestione, a eccezione degli oneri di natura fiscale. Se il libretto è intestato a una persona fisica si dovrà versare un imposta di bollo di 32.20 euro all’anno per importi di almeno 5mila euro di giacenza media. Se il libretto invece, è intestato a una società o a un’associazione l’imposta è di 100 euro all’anno qualsiasi sia l’importo caricato sul libretto stesso. Si dovrà infine pagare una tassa del 26% sugli interessi caricati sul libretto. Tutti i tipi di libretto hanno infatti un rendimento annuo dettato dagli interessi dello 0,01% lordo siano essi vincolati o non vincolati.
Con i libretti di risparmio l’intestatario può delegare fino a un massimo di quattro persone a effettuare operazioni. Il conferimento della delega deve avvenire attraverso la sottoscrizione di un’apposita documentazione presso l’ufficio postale, sia da parte del delegato che del delegante. L’intestatario del libretto cartaceo potrà indicare tutti i poteri e i limiti della rappresentanza conferita al delegato mentre il titolare di libretto dematerializzato potrà conferire delega generale ad operare e il delegato riceverà una Carta Libretto intestata a lui.
Si può decidere di estinguere il libretto di risparmio Ordinario e Smart recandosi in qualsiasi ufficio postale. Dopo la compilazione dei relativi moduli si potrà ricevere il saldo positivo risultante entro 15 giorni attraverso bonifico, giroconto su un altro libretto di risparmio postale o su conto corrente postale.
Per estinguere un libretto postale cointestato la procedura cambia: l’estinzione potrà essere richiesta da uno degli intestatari solo se nel momento di apertura del libretto, tutti gli intestatari hanno ottenuto la facoltà di poter operare disgiuntamente. Se questa facoltà non fosse stata ottenuta, l’estinzione del libretto di risparmio dovrà avvenire con la sottoscrizione di tutti gli intestatari. Infine se si tratta di libretti di risparmio dedicati ai minori, la facoltà di estinzione è concessa ai genitori.
Il libretto postale ha mantenuto la forma cartacea, però è un titolo nominativo quindi nessun altro può effettuare operazioni al posto del titolare. Nonostante ciò in caso di smarrimento o furto sarà necessario chiedere il rilascio di un duplicato ad opera dell’intestatario presso un ufficio postale.
In caso di furto sarà inoltre necessario effettuare denuncia presso le forze dell’ordine: sarà requisito necessario per avviare la procedura presso l’ufficio postale.
Successivamente si dovrà ottoscrivere il modulo di “denuncia di perdita“, qui saranno indicati il numero del libretto e gli estremi dell’intestatario. A questo punto sarà esposto dall’ufficio postale un avviso per la durata di 30 giorni, al fine di tentare di recuperare il libretto con un saldo non supeiore ai 516.46 euro. In caso di saldo superiore a questa cifra, l’avviso resterà esposto per 90 giorni. Trascorso invano questo periodo si potrà ottenere il rilascio del duplicato al costo di 1.55 euro.
Durante questo periodo sarà comunque sempre possibile prelevare la pensione o lo stipendio accreditati nel libretto postale, basterà presentare apposita domanda nello stesso ufficio postale presso cui si era richiesto il duplicato.