Un’inchiesta del Guardian avrebbe portato alla luce i reali possedimenti della Regina Elisabetta, che grazie alla modifica di una legge avrebbe nascosto per anni parte del suo patrimonio
Scandalo Oltremanica. Il noto tabloid inglese The Guardian ha pubblicato un’inchiesta che rischia di creare non poche polemiche in patria. Stando al lavoro svolto dalla testata britannica, nel lontano 1973, la Regina Elisabetta si sarebbe esposta personalmente per modificare una legge.
Una manovra che aveva la finalità di nascondere la reale entità del suo immenso patrimonio economico. Un modo per rendere meno imbarazzante il gap nei confronti dei sudditi, che però ora si sentono traditi dal loro simbolo più importante.
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Le prove di questa modifica starebbero in alcuni documenti compromettenti raccolti dai giornalisti David Pegg e Rob Evans negli Archivi Nazionali. Nello specifico l’avvocato personale della Regina Matthew Farrer avrebbe convinto i ministri a cambiare alcuni cavilli inerenti la proposta di legge sulla trasparenza delle partecipazioni societarie.
Successivamente il Governo avrebbe esonerato le società utilizzate dai sovrani dai controlli sulla chiarezza. Ciò avrebbe consentito alla Regina Elisabetta di nascondere beni e investimenti privati almeno fino al 2011 attraverso la creazione di organizzazioni proprie.
Per effetto di ciò il patrimonio complessivo della monarca non è mai stato reso ufficiale. Stando alle stime ammonterebbe in centinaia di milioni di sterline. Una cifra considerevole frutto anche di questo “accordo” stipulato negli ’70 e che solo dopo quasi 50 anni è stato scoperto prima dalla stampa e successivamente dal popolo.
Probabile che più di qualcuno possa sentirsi preso in giro, non tanto per una questione di cifre, ma di lealtà. Nel Regno Unito la Regina Elisabetta viene considerata alla stregua di una divinità e un episodio del genere rischia di minare e non poco la sua credibilità.