A febbraio la platea si allarga ai percettori della Naspi, che beneficeranno del bonus di 100 euro direttamente su conto corrente.
La rimodulazione era arrivata con la Legge di Bilancio 2021. La sostanza, però, resta in qualche modo la stessa. L’ex bonus Irpef pensato da Matteo Renzi come sostegno in busta paga, viene riconosciuto per quei lavoratori dipendenti e assimilati con reddito pari o inferiore a 40 mila euro l’anno. Un ventaglio di beneficiari che potrebbe essere modificato a breve. La rosa dei percettori infatti, che già comprende diverse categorie di contribuenti, si allarga anche a coloro che beneficiano dell’indennità di disoccupazione, la cosiddetta Naspi.
Se multiforme è lo spettro di chi percepisce, lo è anche l’importo percepito. L’ammontare del bonus Renzi, infatti, è proporzionato al livello di reddito (escluso quello che deriva dall’immobile di residenza principale). Ad esempio, per i redditi pari a 28 mila euro verrà erogato un bonus da 100 euro, direttamente nella busta paga.
LEGGI ANCHE >>> Nuove truffe online: ora si diffondono anche su Instagram
LEGGI ANCHE >>> Conto corrente bloccato senza preavviso: quando la banca lo può fare
A chi tocca il bonus Renzi: tutte le date
Come detto, a febbraio scatterà un’importante novità per il bonus Irpef. L’allargamento ai contribuenti che percepiscono la Naspi consentirà a una platea molto più ampia di contribuenti di ottenere il bonus Inps di 100 euro sul loro iban. In giorni diversi rispetto a quelli dell’erogazione dell’indennità di disoccupazione. Per scongiurare il rischio di restituzione, dal momento che il calcolo del bonus Irpef viene effettuato su redditi presunti, sarà necessario monitorare l’andamento del proprio reddito. Qualora si volesse esercitare la rinuncia, per i percettori di Naspi la richiesta andrà effettuata all’Inps per via telematica.
Bonus Renzi che, una volta assemblati i tasselli del nuovo esecutivo, sarà inevitabilmente fra i provvedimenti passati che passeranno sotto la lente del governo Draghi. La linea potrebbe essere quella ipotizzata nei giorni scorsi dall’economista Carlo Cottarelli. Ovvero riducendo le aliquote per i beneficiari di alcuni bonus, fra questi quello Renzi, pur mantenendo gli importi e lasciando a quanto erogato le caratteristiche della detassazione.