Ansia tra i lavoratori: quando riaprono piscine e palestre?

Il prossimo Dpcm potrebbe dare il via libera alla riapertura di piscine e palestre. Ecco i possibili scenari per quanto riguarda queste attività tanto attese dagli italiani

Piscine e palestre
Fonte Pixabay

Una piccola luce in fondo al tunnel. Dopo i ristoranti, che in zona gialla potrebbero essere aperti anche a cena, anche palestre e piscine sembrano finalmente pronte a riaprire al pubblico.

Naturalmente si dovrà agire con cautela e scaglionare le riprese delle varie attività fisiche. Dunque, il 6 marzo 2021 giorno in cui dovrebbe entrare in vigore il nuovo Dpcm potrebbe essere quello della ripresa di queste attività fisiche-ludiche che tanto stanno mancando agli italiani.

Non rimane che capire quali saranno le modalità attraverso cui si potrà tornare a fare sport. A tal proposito ecco cosa sembra avere in serbo il Cts in merito alla tematica.

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Palestre e piscine verso la riapertura: le ferree regole da seguire

La prima variabile da seguire è quella del colore della zona. In zona arancione oltre al jogging e alle altre attività all’aperto si potrà tornare in palestre o in piscine solo per allenamenti singoli. Anche per quanto concerne gli sport di squadra e di contatto varrà il medesimo principio: l’attività va praticata in solitaria.

In zona gialla l’unica concessione in più è la possibilità che gli atleti che praticano sport di contattato e di squadra a livello dilettantistico possano tornare ad allenarsi regolarmente.

Nella primissima fase in palestra sono previste lezioni individuali con distanza di due metri obbligo di sanificare gli attrezzi e di utilizzare tappetini propri. Non potranno essere lasciati negli spogliatoi indumenti utilizzati durante l’allenamento.

Ancor più rigido è il protocollo per coloro che amano il nuoto. Secondo le prime indiscrezioni ogni nuotatore ha a disposizione 10 metri nei quali muoversi e al pari dei palestrati non potranno utilizzare le docce.

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