Un pensionato si è visto recapitare una bolletta del gas con una cifra da infarto: 90.000 euro. Ecco cosa è accaduto.
La vicenda riguarda un uomo pensionato del vercellese che ha ricevuto una bolletta del gas con da 90.000 euro.
La compagnia di fornitura, Atena Iren, ha immediatamente comunicato all’azienda che si trattava di un errore tecnico e che, quindi, non verrà addebitato l’importo di 90.000 euro all’utente.
La bolletta incriminata fa riferimento all’ultimo periodo del 2020: 96,05 euro per l’energia elettrica e 90.347,79 euro per il metano.
Questa non è l’unica bolletta con una cifra folle, ma è stata emessa una bolletta con un consumo di gas per circa 80mila euro.
L’azienda è riuscita ad avvisare il primo cliente nel secondo caso invece è stato impossibile rintracciare l’utente.
Ma quando viene addebitata una somma errata, da parte dell’azienda fornitrice, come bisogna fare per rettificare la cifra?
Vediamo insieme.
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Quando si riceve una bolletta con una somma errata deve essere inviata, all’azienda fornitrice, una comunicazione scritta in cui si chiede la rettifica di fatturazione.
La comunicazione deve contenere informazioni chiare e dettagliate in merito al profilo del cliente.
L’azienda fornitrice, entro 40 giorni solari dalla data di ricevimento della richiesta scritta, ha l’obbligo di inviare una risposta motivata.
Nella risposta è indicato l’esito degli accertamenti effettuati e, in caso di errore, il fornitore deve provvedere alla rettifica di fatturazione.
La mancata risposta entro il termine dei 40 giorni solari non comporta il risarcimento al cliente.
La risposta dell’azienda deve contenere: