Avere la Naspi non costituisce un requisito per gli Anf. Ma una forma di sostegno non esclude l’altra.
Percepire la disoccupazione Naspi consente di accedere anche agli assegni familiari? Un interrogativo che in realtà è ben più frequente di quanto non si pensi. Da un lato perché sia l’indennità Naspi che l’assegno familiare rientrano nei sussidi previsti per le famiglie e, quindi, nella prerogativa statale del sostegno ai nuclei familiari. Dall’altro, perché sembrano in qualche modo rappresentare due strumenti di supporto simili, tanto da chiedersi se possano essere conciliati qualora se ne presentino le necessità.
Va innanzitutto ricordato che la Naspi, per il lavoratore, costituisce una forma di sostegno al reddito, che scatta nel caso in cui il lavoratore resti privo di occupazioni per cause non imputabili a lui stesso. Per quanto riguarda gli Anf (ossia gli assegni familiari), tale strumento viene riconosciuto a seguito di domanda specifica, anche nel caso in cui il lavoratore non sia rimasto privo di occupazione.
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Naspi e Assegni familiari: quando possono essere richiesti insieme
Si tratta quindi di sussidi affiancabili? I requisiti per gli Anf sono regolamentati dall’Inps, che può concedere tali sussidi a quei lavoratori con familiari a carico (anche figli maggiorenni, qualora siano inabili al lavoro) o altri requisiti specifici (l’Inps dispone di un apposito tabellario di riferimento). In base a questi, viene delineata anche la somma percepita negli assegni, e anche in merito al reddito annuo prodotto dalla famiglia. Qualora ne venisse a mancare uno, l’erogazione salterebbe. Chiaro che, salendo il reddito, regredisca di conseguenza l’importo percepito.
Ma si diceva della conciliabilità. Ecco, se sussistono i requisiti di percezione di riferimento e, al contempo, il lavoratore si ritrovi a perdere il lavoro per ragioni non dipendenti dalla sua volontà, potrà fare domanda per la Naspi. Un importo a sostegno del reddito che l’Inps eroga mensilmente, a condizione che il lavoratore disoccupato abbia figli minori a carico. Mantenendo nel frattempo la disposizione degli assegni familiari. Detto questo, i requisiti minimi per l’erogazione degli Anf dovranno rimanere posti in essere. Quindi, essere percettore di Naspi non costituisce un diritto agli assegni familiari.