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Attualità

Un milione di euro truffati a 30 correntisti

Brutte notizie per molti correntisti che si sono visti svuotare il proprio conto corrente dopo essere caduti nella trappola di una banda di truffatori. Ecco cosa è successo.

Grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie è possibile comunicare con persone e aziende che si trovano in ogni angolo del pianeta. A partire dalle e-mail, passando per gli sms, fino ad arrivare alle app di messaggistica istantanea, d’altronde, sono davvero tanti gli strumenti a nostra disposizione.

Allo stesso tempo, però, sono tante anche le insidie. Lo sanno bene, purtroppo, alcuni correntisti che si sono visti svuotare i propri conti correnti dopo essere caduti nei raggiri di una banda di truffatori. Sarebbero centinaia, a quanto pare, i colpi messi a segno, per un totale pari a ben un milione di euro.

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Un milione di euro truffati a 30 correntisti: nove arresti

Carabinieri (Fonte foto: web)

Facevano frequentemente acquisti utilizzando carte intestate ad altre persone, finendo in questo modo per attirare l’attenzione di alcuni commercianti del posto. Quest’ultimi, insospettiti, hanno quindi deciso di segnalare la vicenda a un carabiniere, dando così il via a un’indagine che ha permesso di scoprire una truffa da oltre un milione di euro. I carabinieri di Genova, infatti, hanno scoperto il raggiro messo in atto da una banda di truffatori ai danni di banche e correntisti. Sei le persone arrestate, mentre per tre è scattato il mandato di arresto europeo. Ma non solo, i carabinieri hanno anche provveduto a bloccare 30 conti correnti.

Come si evince dall’Ansa, la banda, composta da moldavi e romeni, è riuscita a raggirare sia dei correntisti che le stesse banche, attraverso delle strategie ad hoc. Nel primo caso i truffatori inviavano delle e-mail o sms attraverso le quali invitavano il malcapitato di turno a inserire le credenziali dei propri conti. Una volta forniti tali dati, quindi, i truffatori provvedevano a clonare la carta e svuotare il conto. Ma non solo, alcuni membri del gruppo avevano realizzato dei documenti falsi con cui presentarsi in banca o in posta per richiedere dei piccoli prestiti. Una volta ottenuto il denaro, non pagavano le rate.

Published by
Veronica Caliandro