Reddito di cittadinanza: non lo spendi? A chi vanno a finire quei soldi

Sì, lo Stato può decidere che non abbiamo bisogno dei soldi del Reddito di cittadinanza, ed abbassare la cifra

Reddito di cittadinanza: non lo spendi? L'Inps si riprende i soldi
Soldi (Fonte foto: Pixabay)

Sapevate che una decurtazione del Reddito di cittadinanza è possibile? Tutto è compreso nel comma 15 dell’art. 3 del DL n.4 DEL 28 gennaio 2019 che prevede che: “Il beneficio è ordinariamente fruito entro il mese successivo a quello di erogazione”. Per “ordinariamente fruito”, il legislatore di fatto, intende che il soggetto, richiede un sussidio e che una possibile giacenza a fine mese sulla sua carta, possa essere incompatibile proprio con la sua richiesta di agevolazioni.

Quindi, per lo Stato, se hai fatto una richiesta ne avevi bisogno e se a fine mese non hai speso tutto può riprendersi i soldi in eccesso. Quindi, dalla fine di luglio, molte famiglie potrebbero ritrovarsi delle inaspettate sorprese, proprio a proposito della percezione del Reddito di cittadinanza.

Secondo il Decreto ministeriale, le prime verifiche sui saldi rispetto al Reddito, sono previste per l’ultimo giorno di luglio. Si calcola quindi il saldo dell’ultimo giorno di ogni mese, che sarà rapportato al valore dell’importo del beneficio erogato per il medesimo mese, al netto degli arretrati erogati nel semestre in corso e in quello precedente.

Qualora il valore del saldo fosse superiore a quello del beneficio, la differenza sarà allora sottratta dall’importo del mese successivo. L’importo sottratto, non sarà mai superiore al 20% del totale valore del beneficio e la stessa decurtazione non sarà operativa se di ammontare inferiore al 20% del beneficio minimo calcolato su base mensile.

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Reddito di cittadinanza: decurtazione semestrale

C’è poi il caso della decurtazione semestrale. La seconda verifica, viene fatta sulla ricaricabile PostePay e avviene al termine dei due semestri dell’anno solare. L’ammontare complessivo della somma non prelevata nel semestre, fatta eccezione per una mensilità di beneficio riconosciuto, verrà a sua volta decurtata direttamente dalla carta.

Quindi il valore del saldo all’ultimo giorno di ogni semestre è confrontato con il valore del beneficio mensile massimo spettante nel semestre. Qualora il valore del saldo fosse superiore a quello dell’importo che ci viene riconosciuto semestralmente, l’intera cifra della differenza viene automaticamente sottratta.

In questo caso, il saldo che viene controllato è considerato al netto degli arretrati erogati nel corso del semestre di riferimento e al netto del valore del beneficio mensile effettivamente erogato nell’ultimo mese del semestre e dell’eventuale importo da sottrarre dalla disponibilità della carta. L’importo sottratto, non sarà mai inferiore alla quota di euro 8.

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