Rc auto, attenti a queste assicurazioni online: cosi vi svuotano la carta, come difendersi

Attraverso un servizio del noto programma televisivo “Striscia La Notizia” sono venute alla luce delle truffe su finte assicurazioni online. Vediamo come funzionano

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Carabinieri (Fonte foto: web)

I tentativi di truffa e raggiro sono in continua evoluzione. Cambiano le modalità visto l’evolversi dei tempi, ma l’obiettivo rimane lo stesso: mettere le mani sul denaro altrui in maniera impropria.

Si va da quelle via SMS o su Whatsapp fino ad arrivare a quelle telefoniche ed online. Le possibilità sono molteplici, ma con una corretta informazione si può fare la differenza. Il tg satirico “Striscia La Notizia” ne ha smascherata una riguardante i finti siti di assicurazioni online.

Scopriamo come funziona e quali sono i passaggi da seguire per poter evitare di cadere nella trappola.

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Truffe finte assicurazioni: come funzionano

Il punto saliente del servizio è la clonazione del sito ministeriale del portale dell’automobilista. Attraverso questo strumento è possibile consultare i database dove sono reperibili informazioni sulla propria auto o su una vettura usata che si ha intenzione di acquistare.

A destare stupore è che il sito è praticamente identico ad eccezione del dominio (quello originale è .it quello fasullo .net). Una volta effettuata la registrazione, i furfanti entrano in possesso delle informazioni personali e possono dare il via alla truffa. 

Successivamente si viene contattati da un finto operatore che chiede alla “vittima” di pagare la polizza assicurativa effettuando il pagamento su una carta di credito ricaricabile. Solo dopo aver versato la somma ci si rende conto che l’assicurazione è falsa e che si è subita una truffa.

Una prassi piuttosto comune che vale non solo nel caso del sito sopracitato, ma anche per altri portali taroccati in apparenza riconducibili a compagnie di assicurazione o di comparazione. 

Truffe finte assicurazioni: come difendersi dai tentativi di raggiro

Naturalmente con un po’ di attenzione e divulgando le corrette istruzioni da seguire si può evitare di incappare in queste situazioni sgradevoli. Dunque, bisogna diffidare dalla comunicazione veloce come ad esempio quella tramite Whataspp. Inoltre è bene allarmarsi di fronte a siti il cui dominio è .com, .net o .info.

Se viene richiesto il pagamento su carte di credito ricaricabili (anche se dispongono di IBAN) quasi sicuramente si tratta di una truffa. Questo genere di transazione è assolutamente vietata dalle norme di settore.

I costi eccessivamente bassi possono essere un altro campanello d’allarme. Per questo è bene farsi fare sempre un preventivo (che è contrassegnato da un codice univoco) per appurare la veridicità dell’interlocutore.

Un ulteriore mano ad evitare truffe la può dare il sito dell’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni). Al suo interno è presente una sezione con i siti irregolari smascherati finora (che sono oltre 500).

Per chi invece volesse un chiarimento più dettagliato è attivo il numero verde Ivass 800.48.66.61. Naturalmente a queste azioni va accompagnata la denuncia, che è e rimane la prima cosa da fare quando si è alle prese con delle truffe. 

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