I telecronisti di Rai Sport effettuano da sempre un lavoro egregio e professionale. Ma quanto guadagnano per lo svolgimento della propria attività?
Spesso ci capita di assistere a dei match di calcio trasmessi dalla Rai. La televisione pubblica infatti vanta l’esclusiva su diversi eventi tra le partite della Nazionale di calcio (sia amichevoli che di competizioni ufficiali), della selezione Under 21, della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana.
In passato per un breve lasso di tempo ha detenuto anche i diritti di alcune partite di Champions League. Attualmente l’attenzione maggiore è riposta nel prossimo Europeo che doveva svolgersi nel 2020, ma che per effetto della pandemia è slittato di un anno.
Molte persone però si chiedono quale sia il guadagno dei professionisti che prestano lavoro per la tv pubblica. Dunque andiamo a vedere chi sono i telecronisti e quali informazioni trapelano circa i loro introiti.
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Telecronisti Rai Sport: profili e guadagni
I telecronisti Rai Sport: Alberto Rimedio (dal settembre 2014 voce delle partite della Nazionale di calcio), Stefano Bizzotto, Luca De Capitani, Dario Di Gennaro, Giacomo Capuano, Gianni Bezzi, Marco Lollobrigida e Federico Calcagno.
In realtà per quanto concerne gli stipendi non ci sono notizie certe. La Rai infatti rende noti i salari solo di coloro che hanno un rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato che abbiano superato nell’ultimo anno i 200mila euro lordi.
Tra coloro che fanno parte della redazione di Rai Sport (compresi quindi i telecronisti) solo il direttore della testata giornalistica sportiva Auro Bulbarelli può vantare dei compensi superiori a quelli sopracitati.
Il suo stipendio lordo nell’anno 2019 è stato di 202.694 euro suddiviso in 159.832 euro di retribuzione fissa, 1.954 euro di retribuzione accessoria e 40.908 euro di retribuzione variabile.
Per provare ad effettuare una stima più o meno precisa dei guadagni degli altri telecronisti si possono mettere insieme le info relative ai minimi previsti dal contratto collettivo nazionale dei giornalisti e l’accordo integrativo stilato tra Usigrai (sindacato giornalisti dell’azienda di Stato) e la Rai.