Le restrizioni hanno contribuito a mantenere le spese al di sotto degli standard previsti: anche con i saldi, gli acquisti sono calati del 40%. Per i commercianti è notte fonda.
Non è bastato il deterrente dei saldi a frenare lo smottamento delle attività commerciali. Anzi, nonostante il periodo degli sconti, atteso per tutto l’anno come possibile momento di respiro per i negozianti messi in ginocchio dalla pandemia, Confesercenti registra addirittura un nuovo calo degli acquisti, e ben del 40%. Numeri che fanno male ma che, forse, stupiscono fino a un certo punto. La campagna dei saldi, infatti, ha cozzato inevitabilmente per buona parte della sua durata con il periodo delle restrizioni. Il che ha di fatto vanificato più di una speranza.
In alcune regioni (Veneto, Emilia-Romagna e Toscana) i saldi partiranno oggi. In altri territori, però, il grosso del periodo di svendita è già trascorso. L’attesa risalita dei consumi non si è registrata, perlomeno non nei numeri che ci si aspettava. A questo punto, in attesa dell’evoluzione della situazione legata all’instabilità politica, gli enti preposti tornano a chiedere misure concrete per la sopravvivenza dei commercianti.
Il ritorno a un’Italia “gialla” potrebbe incentivare la forza d’acquisto. Ma, almeno per ora, sembra necessaria una spinta che non sia semplicemente assistenziale. La pandemia ha rivoluzionato il modo di concepire quasi ogni cosa, favorendo senz’altro la rivoluzione digitale che ha riguardato praticamente ogni ambito della vita di ogni giorno.
LEGGI ANCHE >>> Saldi invernali: la fine nel mondo della moda si sta avverando
LEGGI ANCHE >>> Saldi: come approfittarne senza cadere nella trappola del prezzo stracciato
Effetto pandemia: i saldi hanno fallito, la speranza dei commercianti è la normalità
Ma se la digitalizzazione ha in qualche modo alleggerito molte pratiche burocratiche (pur esponendo a qualche rischio di troppo per quanto riguarda le truffe online), ha anche incrementato il ricorso agli acquisti online. Questo soprattutto durante il lockdown, quando le chiusure forzate hanno triplicato gli affari delle piattaforme di compravendita sul web. Il cashback, in questo senso, non ha apportato l’inversione sperata.
E l’allarme di Confesercenti, più che sulla poca efficacia dei saldi in tempo di pandemia, verte proprio sul rinnovo delle abitudini. Una variabile che il progressivo ritorno alla normalità si spera possa mitigare, se non modificare. Per Confesercenti, infatti, “l’auspicio è che il progressivo allentamento delle misure restrittive permetta di andare incontro a una netta inversione di tendenza nelle prossime settimane”. Lo sperano anche i gestori delle attività commerciali.