Sono diversi i casi in cui persone che non avevano i requisiti per ottenere il Reddito di Cittadinanza e lo hanno avuto tramite dichiarazioni mendaci. A quali rischi si va in contro?
Il Reddito di Cittadinanza è stato ideato per dare un sostegno economico alle famiglie che vivono in condizioni di difficoltà a causa della mancanza di un impiego stabile.
Nell’immaginario del Governo doveva essere un aiuto che doveva dare manforte alle persone nell’attesa di essere indirizzate verso una nuova occupazione. Tra un problema e l’altro però questo percorso non è mai decollato e quindi il RDC è diventato più un ammortizzatore sociale che una reale possibilità di essere riabilitato nel mondo del lavoro.
Motivo per cui molti “furbetti” hanno presentato domanda pur non avendone i requisiti. Lo hanno fatto attraverso dichiarazioni false togliendo magari la possibilità a qualcun altro che effettivamente era in linea.
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Sono stati diversi i casi poi venuti alla luce di soggetti malavitosi o abbastanza possidenti che usufruivano del Reddito di Cittadinanza. Per forza di cose i controlli seppur scrupolosi e costanti di fatto non possono essere infallibili.
Qualche volta può capitare che qualche personaggio losco riesca a raggirare gli organi competenti e a mettere le mani sul denaro in maniera impropria. Basta qualche piccola omissione ed il gioco è fatto.
Naturalmente fin dal momento in cui è stato istituito nel 2019, il RDC prevede una serie di sanzioni per coloro che lo ottengono attraverso dichiarazioni falsi o parzialmente mendaci.
La prima conseguenza quando si viene “smascherati” è che l’erogazione viene prontamente interrotta e non potrà essere richiesta per 10 anni. A questo segue la restituzione di quanto incassato ingiustamente fino a quel momento. Nei casi più gravi in cui non vengono dichiarate variazioni di reddito o patrimonio la pena è dai 1 a 3 anni di reclusione.
Ancor peggiore è la situazione di chi presenta dichiarazioni o documenti falsi che possano alterare il quadro economico reale. In questa circostanza, gli anni di carcere variano da un minimo di 2 ad un massimo di 6.