La mancata contabilizzazione del Cashback di Natale si tradurrà in nuovi rimborsi. Lo spiega PagoPa.
Non sembra esserci pace per il Cashback, entrato nella sua fase standard e in attesa di definire i 100 mila fortunati che accederanno al Super (il maxi-rimborso da 1.500 euro). Nonostante fosse stato annunciato il superamento del problema, infatti, molti utenti continuano ancora a lamentare la mancata contabilizzazione dei pagamenti effettuati nei giorni scorsi. Tanto che, dopo aver già messo in pratica un aggiornamento della pagina, PagoPa si vedrà costretta a farne un altro.
Sotto i riflettori, in particolare, le transazioni effettuate nel periodo fra il 18 e il 29 dicembre 2020, ovvero in pieno periodo natalizio. Quindi, la fase del Cashback “sperimentale” nella quale gli utenti registrati sulla app IO hanno speso di più ed effettuato più pagamenti tramite carta. Un errore di contabilizzazione che, tuttavia, non sarebbe da attribuire a PagoPa ma alla stessa Bancomat Spa.
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Fatto sta che il Centro Stella dei pagamenti elettronici ha già annunciato il recupero di diverse transazioni saltate nell’ultima contabilizzazione. Come riferito da PagoPa in un comunicato, sarebbe stata proprio quest’ultima a individuare il difetto nell’elenco dei pagamenti elettronici, parlando di “un’anomalia tecnica” che ha comportato “la mancata acquisizione di alcune transazioni a circuito PagoBANCOMAT“. Va detto che, pur essendo l’inconveniente capitato nei giorni di sperimentazione del Cashback, già allora vi erano state diverse segnalazioni di malfunzionamenti.
Inoltre, il 29 dicembre era stato il giorno in cui i circuiti avevano registrato i maggiori picchi di acquisto attraverso pagamenti con sistema contactless, in quanto di fatto l’ultimo giorno utile (essendo esclusi gli acquisti online) per acceder al rimborso di Natale. Ora, vista la situazione, accadrà che diverse persone avranno ora la possibilità di accedere al rimborso del 31 dicembre, ovvero quello della prima fase di Cashback. Chi e con quale importo verrà definito solo nei prossimi giorni. Nel frattempo, gli utenti si augurano che un inconveniente simile non capiti anche ora che in ballo non ci sono 150 euro ma 1.500.