Spunta la clausola contrattuale che consente a Pfizer di tagliare il numero delle fiale e aumentare i propri profitti. Entriamo nei dettagli e vediamo le ultime notizie in merito.
In seguito all’emergenza Covid il governo ha deciso di adottare una serie di misure restrittive volte a contrastare la diffusione del virus. Da qualche settimana è cominciata la campagna di vaccinazioni anti-coronavirus e già bisogna fare i conti con le prime problematiche, soprattutto per quanto riguarda gli invii e le date di consegna dei lotti con le fiale.
In particolare si è registrato un ritardo nelle consegne, con il Governo italiano che ha dichiarato di essere pronto ad agire contro le case farmaceutiche. Dall’altro canto è spuntata una clausola del contratto che sembra consentire a Pfizer di tagliare il numero delle fiale consegnate, riuscendo in questo modo ad aumentare notevolmente i propri profitti. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali sono le ultime informazioni in merito alla situazione vaccini.
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Nel corso dell’ultima puntata di Mezz’ora in più, su Rai 3, Lucia Annunziata ha deciso di affrontare un tema particolarmente delicato come quello del vaccino Pfizer. Per l’occasione ha avuto come ospite, in collegamento, l’europarlamentare belga Marc Boatenga. Quest’ultimo ha spiegato come alcune clausole contrattuali siano a favore dell’azienda farmaceutica Pfizer. A tal proposito, infatti, ha dichiarato: “Si è scoperto che si possono estrarre non cinque ma sei dosi e quindi Pfizer ha comunicato che, siccome il contratto parla di dosi e non di fiale, adesso darà meno fiale ai paesi coinvolti“.
Questo, ha sottolineato Boatenga, si tratta di un’interpretazione “molto stretta” del contratto. Per poi aggiungere: “Capisco il punto di vista di Pzifer che vuole fare il 20% di profitto in più e lo farà, ma dal punto di vista della salute pubblica non ci conviene perché rimaniamo in penuria“. Se tutto questo non bastasse, l’europarlamentare ha voluto porre l’attenziona su un’altra clausola del contratto che non può di certo passare inosservata: “In caso di vizi segreti nei vaccini risponderanno i governi, e quindi le istituzioni europee. In caso di risarcimento la responsabilità economica ricadrà quindi sugli stati membri e non sulle case farmaceutiche”.
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In seguito ai ritardi di Pfizer, e anche di AstraZeneca, il governo si è ritrovato costretto a rivedere il piano vaccini e gli obiettivi. “Tutto questo è inaccettabile“, ha fatto sapere il premier Conte tramite social. Per poi aggiungere: “Questi rallentamenti delle consegne costituiscono gravi violazioni contrattuali, che producono danni enormi all’Italia e agli altri Paesi europei“. Proprio per questo motivo ha fatto sapere che “ricorreremo a tutti gli strumenti e a tutte le iniziative legali per rivendicarne il rispetto“. Già oggi, quindi, il governo dovrebbe muoversi contro Pfizer attraverso una diffida per inadempimento e un esposto ai pm per potenziale danno alla salute. A questi si aggiunge una richiesta a nome del governo e delle Regioni al foro di Bruxelles per inadempimento.
Stando al report sui vaccini anti Covid-19, ricordiamo, ad oggi in Italia sono 1.379.124 le somministrazioni eseguite. Intanto Arcuri ha fatto sapere che l’Italia ha ricevuto il 29% di fiale in meno nel corso dell’ultima settimana e di aver ricevuto comunicazione che riceveremo il 20% di fiale in meno nel corso della settimana appena cominciata. A tal proposito è bene sottolineare che il commissario straordinario ha parlato di fiale e non di dosi. Questo è reso possibile dal fatto che lo scorso 28 dicembre l’AIFA ha confermato che da una fiale è possibile estrarre con delle siringhe di precisione sei dosi e non solo cinque.
In attesa di vedere se il governo italiano deciderà o meno di agire contro Pfizer per via dei ritardi, è bene sottolineare che la casa farmaceutica ha pubblicato lo scorso 15 gennaio una nota attraverso la quale ha fornito maggiori informazioni in merito. In particolare ha spiegato che i ritardi sono una conseguenza di alcuni interventi di potenziamento nello stabilimento belga di Puurs, resi necessari per aumentare la produzione dei vaccini nel corso dei prossimi mesi.
Pfizer ha anche annunciato che le consegne sarebbero tornate regolari a partire da lunedì 25 gennaio, con un aumento di produzione dal 15 febbraio. Questi interventi consentiranno “di consegnare le quantità di dosi di vaccino previste per il primo trimestre e un quantitativo nettamente superiore nel secondo trimestre“.