Lo riferisce LiberoQuotidiano. Il Comune di Verona acquista un plesso da 379 immobili a 8,58 milioni. E anche sulla vendita di altri beni Inps il guadagno potrebbe essere risicato. Ma le pensioni rischiano tagli.
In piena riforma pensionistica è naturale chiedersi se e cosa cambierà. E soprattutto se ci saranno gli estremi per vedersi ridurre quanto percepito fin qui, considerando il momento difficile. Non ha fatto eccezione nemmeno l’Inps, che come tanti altri enti ha incrementato le uscite riducendo le entrate. Per questo, nei giorni scorsi, si era palesato il rischio che per alcuni percepenti si sarebbe ridotto l’importo percepito (si era parlato di una cifra fra i 70 e i 170 euro), proprio nel momento in cui il Ministero del Lavoro si cimenta nella strategia per il superamento di Quota 100.
Inevitabile, in una circostanza simile, che il minimo passo falso passi sotto i riflettori. Quello che sarebbe stato commesso dall’Inps lo evidenzia LiberoQuotidiano, secondo il quale l’istituto previdenziale, nonostante le difficoltà attraversate, non avrebbe tratto le giuste cifre dalla vendita di alcuni immobili di sua proprietà. Anzi, secondo il quotidiano si tratterebbe di una vera e propria svendita.
A essere analizzata, nello specifico, è la vendita di un complesso immobiliare di Verona, che sarebbe stato venduto al Comune a 8,58 milioni di euro. Una cifra che, secondo chi scrive, si allontanerebbe vertiginosamente dal reale valore di un plesso che si compone di 180 alloggi e 199 garage. Un cattivo affare quindi, considerando che vi sarebbero dei rischi circa la garanzia di pensioni equiparate a quelle degli anni precedenti. Anche se, in realtà, l’acquisto dei locali da parte del Comune è mirato a ospitare famiglie in difficoltà economiche.
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La vendita dell’immobile, in effetti, rientrerebbe in una strategia ben precisa. Come riferito anche da un comunicato del presidente, Pasquale Tridico, “l’Inps sta velocemente razionalizzando la sua gestione patrimoniale e risolvendo criticità ereditate e accumulatesi nel corso di decenni“. Per il Sole24Ore, gli immobili in questione sarebbero addirittura 25 mila anche se la capacità di incasso sarà verosimilmente un quarto di quanto potrebbe essere: circa 500 milioni, anziché potenziali 2 miliardi.
Altro cattivo affare, considerando che i conti dell’Inps non sarebbero propriamente rosei. Come spiega il Giornale, le stime fondate sul bilancio previsionale indicano una preoccupante discesa della situazione patrimoniale, addirittura di 9,590 miliardi. Per quella economica, la perdita complessiva si aggirerebbe sui 20,327 miliardi.