1200 euro ai proprietari di casa, come riceverli e a chi spettano

La Legge di Bilancio ha introdotto un nuovo bonus per coloro che ridurranno il canone di locazione all’inquilino. Di cosa si tratta.

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Dopo la comunicazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, sulla base di quanto disposto dalla legge di Bilancio, a fine febbraio entrerà in vigore un nuovo bonus.

Detto beneficio consente di ricevere 1200 euro a chi ridurrà il canone di locazione al proprio inquilino. In sostanza, chi ridurrà l’affitto potrà avere un contributo a fondo perduto equivalente fino a 50% di ciò che non ha incassato.

Non tutti potranno godere di questo beneficio in quanto la richiesta potrà essere effettuata solo dai proprietari di immobili qualora il proprio affittuario abbia registrato, regolarmente, l’appartamento, dove abita come prima casa.

Di questo bonus possono beneficiarne anche le società, non solo i privati. Ovviamente, i principali destinatari sono i proprietari di immobili nei Comuni ad alta densità abitativa che, come detto, hanno affittato il proprio appartamento ad un inquilino che lo utilizza come prima casa.

Il Governo ha stanziato per la copertura di questo bonus 50 milioni di euro. Questo fondo potrà coprire fino al 50% della riduzione del canone nel caso in cui l’affittuario si trovasse in una situazione di grave difficoltà economica.

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Bonus 1200 euro sul canone d’affitto: cosa prevede

Il bonus da 1200 euro per chi riduce il canone d’affitto non deve essere considerato come la cifra mensile ma come quella annuale.

Le regole operative per la richiesta di questo bonus non sono state ancora introdotte. L’Agenzia delle Entrate dovrà, tramite provvedimento, emanare, entro la di febbraio, tutte le regole operative.

Ciò che è certo è che, ai fini dell’acquisizione del bonus, occorre comunicare all’Agenzia delle entrate l’entità dell’accordo per la riduzione del canone tra affittuario e proprietario.

Comunicando l’entità dell’accordo non si ha diritto esclusivamente al beneficio ma si ha la possibilità di risparmiare sulle imposte che verranno pagate come l’Irpef (regime ordinario) o cedolare secca, sulla somma incassata, proprio in virtù dell’affitto ridotto.

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